Recovery Plan per la Puglia, ecco le richieste della Regione

In vista del Recovery Plan, che deve stabilire come spendere i fondi destinati alla ripresa, la Regione Puglia avanza le sue richieste. Fra le priorità ci sono treni veloci, porti e idrogeno, ma anche molto altro. Nelle schede comparse il 29 dicembre non sono state tenute in considerazione le proposte dei governatori del Mezzogiorno, i quali hanno sottolineato che i fondi destinati alle Regioni del meridione non rispettano in alcun modo le direttive date dalla Commissione europea. Non rispettano neanche la necessità di effettuare interventi in quelle zone dove il tasso di disoccupazione è molto altro e il Pil pro capite è più basso.

Nessun riferimento alla Puglia nel Recovery Plan

Fondamentale rimane l’impegno, come indicato nelle schede allegate alla bozza di Recovery Plan, di realizzare una Pubblica amministrazione snella, semplice e connessa mediante la creazione di Poli nei territori per reclutare, formare, fare co-working e smart working, rafforzando il percorso della digitalizzazione ovunque, sia nelle scuole che nelle fabbriche. Alcuni interventi potrebbero consentire alla Puglia e ad altre regioni del meridione di diventare protagoniste, come quelli della Rivoluzione verde e della transizione ecologica, ma ci sono anche gli interventi riguardanti la decarbonizzazione. Tuttavia, al momento nelle schede non ci sono riferimenti alla Puglia, ma interventi da realizzare in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Sicilia.

Attenzione irrisoria anche per le infrastrutture

La Puglia viene poco considerata nelle schede del Recovery Plan anche per le infrastrutture, tranne che per l’Alta Capacità sulla linea ferroviaria Napoli-Bari e per migliorare la velocità sulla linea Taranto-Metaponto-Potenza Battipaglia. Nessun riferimento invece all’Alta velocità di rete con treni in grado di viaggiare sulla linea Adriatica sino a 200 chilometri all’ora. Invece, per i progetti sui porti ad ottenere investimenti sarà Taranto, che avranno lo scopo di incrementare la accessibilità marittima. La Regione Puglia di recente ha presentato al governo ulteriori schede per interventi da inserire nel piano europeo. Ha richiesto interventi per il patrimonio produttivo e paesaggistico, per l’agroindustria e strumenti di sostegno alle aziende, al fine di realizzare nuovi prodotti finanziari per far partire settori come Ict, digitale, automotive e cybersecurity.