Regione e Slow Food insieme per tutelare la biodiversità pugliese

La cooperazione fra regione e Slow Food ha come obiettivo quello di tutelare la biodiversità pugliese. A supportare la sfida è l’Assessorato regionale Agricoltura, che mira a creare nuovi presidi e a  valorizzare la biodiversità presente nel Tacco d’Italia. Slow Food ha attivato una iniziativa denominata  “Modello Puglia”, che consiste in un metodo di lavoro basato sulla collaborazione, la condivisione fra l’associazione e il dialogo con le istituzioni. La regione ha sottolineato che tra i punti di forza di questa iniziativa vi è l’organizzazione di un gruppo di lavoro composto da veterinari, agronomi, contadini, biologi, allevatori che sono capaci di mettere in risalto le caratteristiche di prodotti o animali seguendo tecniche tradizionali precise.

Iniziata la sfida per tutelare la biodiversità pugliese

Le tecniche rispettano il territorio e valorizzano cultura e paesaggi. Infatti, fondare un presidio vuol dire mirare a salvare le razze animali autoctone, le specie vegetali e prodotti tipici dall’estinzione, e fra questi vi sono anche trasformati e lavorati, tra cui formaggi, pani, dolci e salumi. Il lavoro verrà documentato e condiviso, nel corso delle varie fasi, da Slow Food Puglia con Regione Puglia. Il ruolo di supervisore sarà dato a Slow Food Italia. Si lavora anche per valorizzare lavora una razza animale, due tipi di pani e due dolci tipici. L’obiettivo di tutelare la biodiversità pugliese sta dunque prendendo concretezza e l’iniziativa “Modello Puglia” sta andando avanti.

La regione impegnata nel promuovere buone pratiche

L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha sottolineato che la Regione Puglia da tempo è impegnata nella promozione di buone pratiche, anche attraverso investimenti mirati, per preservare e tutelare la biodiversità pugliese. La creazione di nuovi presìdi è senza dubbio da considerare anche questa buona pratica, così come le attività portate avanti da Slow Food e altre iniziative che sono state autorizzate dalla Regione. Lo scopo è salvaguardare la cultura, la storia, il paesaggio, le tipicità enogastronomiche di una regione famosa nel mondo per essere la culla del vivere bene e del mangiare sano. Il dovere di tutti è evitare che una ricchezza biodiversa possa estinguersi.