Rinvenuta a Taranto una tomba a camera di epoca romana

TARANTO – Una tomba a camera di epoca romana è stata rinvenuta nel cantiere dell’Asl a Taranto. La scoperta è avvenuta negli ex Baraccamenti Cattolica ed è stata confermata anche da Maria Piccarreta, direttore della Soprintendenza Archeologia. A seguire le indagini per la scoperta è stata Laura Masiello, archeologa responsabile della Tutela territoriale di Taranto, ma è stato Severino Dell’Aglio con l’impresa De Marco a condurre lo scavo. Il direttore Piccarreta ha dichiarato che le indagini archeologiche nel cantiere Asl degli ex Baraccamenti Cattolica sono iniziate nel 2018 dopo la richiesta della Soprintendenza di svolgere scavi preventivi tra gli edifici 1 e 2 dei Baraccamenti.

La tomba a camera verrà valorizzata

La scoperta della tomba a camera è avvenuta proprio in questa area. Ad emergere è stato un asse stradale datato in età romana e a poca distanza è stato trovato l’ingresso della sepoltura. Questa è dotata all’ingresso di gradini e un corridoio, poi di una porta monolitica in carparo. La camera funeraria sfruttava una cisterna per raccogliere le acque. Il direttore ha confermato che la scoperta verrà valorizzata, anche perché per Taranto si tratta di una tipologia di tomba sconosciuta. Nel progetto di valorizzazione sono previsti anche alcuni pannelli che spigheranno quanto portato alla luce durante gli scavi. Ci saranno anche vetrine espositive per i reperti più importanti trovati durante i lavori.

Cantiere in un’area archeologica importante

La Tomba a camera è emersa in una zona della città di grande importanza archeologica. Infatti, in questa area si trova la Colonia Neptunia, fondata a Taranto nel 123 a.C. per volontà di Caio Gracco. La zona della colonia corrisponde a quella in cui sono in corso le indagini archeologiche. I reperti rinvenuti vengono custoditi nei depositi dell’ex Convento di Sant’Antonio, attualmente depositi della Soprintendenza di Taranto.

Fontelagazzettadelmezzogiorno.it, 18 gen 2020