Ritardi nella sanità, bloccati 17 progetti in Puglia

Ritardi nella sanità la regione Puglia è protagonista del blocco di 17 progetti per i quali sono stati stanziati ben 245 milioni. I fondi rimarranno fermi fino al completamento del progetto dell’ospedale nel nord Barese. La fine dei lavori però arriverà con un anno e mezzo di ritardo. Nel frattempo 17 interventi dell’edilizia sanitaria pugliese rimarranno con grande rabbia comune in stand by per una spesa di 245 milioni.

Ritardi nella sanità, si attende la fine dei lavori dell’ospedale, nel frattempo i tetti delle strutture sanitarie a rischio crollano

Ritardi nella sanità questo è stato l’argomento centrale delle audizioni in I e III commissione del Consiglio regionale della giornata di ieri. Nel corso delle audizioni l’assessore alla Sanità, Rocco Palese ha spiegato che i fondi Cipe non saranno spesi fino a quando non sarà portato a termine il progetto del nuovo ospedale nel nord Barese. Il governo regionale ha confermato i 106 milioni di euro di investimento per la conclusione del progetto e nel giro di al massimo di dieci giorni si compiranno tutti gli adempimenti. Qualora il cronoprogramma non dovesse essere rispettato si procederà con altri 17 progetti. La rabbia è in costante aumento perché si ha la consapevolezza che mentre crollano i tetti degli ospedali, 17 interventi di ristrutturazione e modernizzazione delle strutture sono fermi con in gioco una spesa di 245 milioni senza alcun motivo reale. Il presidente della commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati (Pd) esprime la sua rabbia e la delusione causata da un politicismo privo di buon senso. L’attesa dello studio di fattibilità del nuovo ospedale Bari nord è inutile, la decisione ha soltanto una motivazione: non esporre al pubblico il ritardo nella definizione delle procedure. Senza considerare che il via libera ai 17 interventi non andrebbe a togliere alcuna cifra nemmeno irrisoria al finanziamento dell’ospedale Bari-nord.

Aumento dei costi delle materie prime causato dal covid e dalla guerra in Ucraina

Nel frattempo l’Asl di Bari ha inviato, a seguito della richiesta avanzata dei magistrati, alla Corte dei Conti tutta la documentazione relativa ai ritardi dei lavori causati anche dall’aumento dei costi. Per il settore dell’edilizia questo è un momento di grande difficoltà anche a causa dell’aumento dei costi di tutte le materie prime. Le associazioni di categoria, lanciano appelli da tempo per l’aggiornamento del prezzario.  I costi a carico delle aziende sono aumentati sensibilmente non soltanto a causa della pandemia, ma anche della guerra in Ucraina.