Sono in corso continue modifiche per la scuola in Puglia, fra didattica in presenza e quella a distanza su richiesta sembra che non ci sia pace. Il sistema scolastico è in costante evoluzione viste le ordinanze emanate negli ultimi tempi, la 407, poi sospesa dal TAR Puglia, la 413 del presidente della regione Emiliano e il DPCM del 3 novembre. A circa un mese di distanza dall’inizio dell’anno scolastico l’aumento dei contagi è stato vertiginoso e per arginarli sono state emanate le varie ordinanze. Non ci sono direzioni certe al momento e tutti, dai dirigenti scolastici agli studenti, sono sballottati da una parte e dall’altra.
L’andamento altalenante della scuola in Puglia
L’ordinanza 407 di Emiliano è stata sospesa dal TAR Puglia in parola, e a confermarne la legittimità è stata la sede di Lecce. Nel dettaglio, l’ordinanza ribadiva la necessità, visti i numerosi contagi, di tenere conto della capacità di risposta del sistema sanitario regionale di arginare la diffusione del virus. Invece, dalla nota del Presidente della terza sezione del TAR Puglia si evince che ha sospensione non è stata motivata dalla illegittimità dell’ordinanza ma dalla carenza del sistema scolastico pugliese di attivare tempestivamente la DAD. Questa motivazione dimostra come il sistema scolastico pugliese si sia rivelato un totale fallimento nell’attivare la DaD.
Emiliano attribuisce al Ministero le responsabilità
L’inadeguatezza del sistema scolastico pugliese, stando a quanto riportato nella nuova ordinanza 413 del 6 novembre di Emiliano, riguardo alla scuola in Puglia del ciclo primario, è da attribuirsi al Ministero dell’Istruzione. Dal canto suo, il Ministero ha messo in evidenza l’ammontare dei fondi che la scuola pugliese ha avuto a disposizione per adeguarsi. La nuova ordinanza 413 dà invece maggiore importanza al diritto alla salute e per il primo ciclo di istruzione dispone la didattica digitale integrata, da svolgere anche in forma mista e dove necessario anche per periodi limitati di tempo.
