Servono le telecamere in ogni Rsa, è quanto affermato dal Tribunale dei diritti del malato

Diego Rana, presidente nazionale dell’Agev, Associazione generale di volontariato Tribunale dei diritti del malato, ha espresso la sua sentenza sulle sevizie subite dagli anziani residenti in una RSA di Manfredonia. Il tribunale afferma che servono le telecamere in ogni Rsa e nella seduta del Consiglio nazionale di lunedì 8 agosto valuterà se costituirsi parte civile nel procedimento penale che dovesse scaturire dall’esito delle indagini in corso. Diego Rana ha sottolineato che gli anziani hanno bisogno di attenzioni e cure e le persone che li accudiscono devono essere dovrebbero qualificate. Chi ha commesso violenze e sevizie ha violato qualsiasi regola di condotta civile e sanitaria.

Bisogna installare le telecamere in ogni Rsa

Oltre che subire violenze fisiche, queste persone subiscono anche danni psicologici, per non parlare dei traumi che subiscono i familiari delle vittime. Per fortuna non mancano le denunce e la rottura dell’omertà ha permesso di condannare tanti colpevoli. Rana ha invitato le associazioni di categoria a pressare l’autorità sanitaria, ovvero l’assessore Rocco Palese, per introdurre all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Regionale Pugliese l’obbligo delle telecamere in ogni Rsa, per salvaguardare i pazienti e anche i dipendenti ed i responsabili delle strutture che spesso sono all’oscuro di quanto accade. Rana ha detto che seguirà gli eventi con attenzione e sarà comunicata ogni novità sull’argomento.

Gli anziani non si toccano

Il presidente Diego Rana ha sottolineato che la condanna del Tribunale del Malato è senza appello. Gli anziani non si picchiano e non si toccano, vanno amati e rispettati e poiché prima o poi tutti diventeranno anziani, Dio volendo, bisogna salvaguardare le cure necessarie e la dignità. A chiunque può capitare di aver bisogno delle cure delle RSA e nella maggior parte dei casi queste strutture funzionano e gli anziani sono assistiti con amore e affetto. Ovviamente non sono tutti, quindi bisogna combattere quelle che non vanno verso questa direzione. Bisogna vigilare che l’amore per la vita e l’assistenza per la qualità della vita sia una prerogativa di tutto il genere umano.