Settore wedding pronto a ripartire ma i fatturati non sono più quelli di prima

Settore wedding si prepara a ripartire, in Puglia le sale ricevimento sono «affollate» dagli sposi, ma ad essere presente ai festeggiamenti è soltanto la metà degli invitati. Le conseguenze non possono che essere economiche: i fatturati infatti sono in calo del 50 per cento. La conseguenza più grave è che è uno dei settori più forti per l’economia non solo della regione ma per l’Italia intera potrebbe perdere la centralità guadagnata negli anni pre-Covid.

Settore wedding, richieste non soltanto cerimonie ma anche pernottamenti

Il settore wedding in Puglia negli ultimi anni era diventato un fiore all’occhiello dell’accoglienza. Ad essere richieste non erano soltanto le cerimonie, ma anche pernottamenti. Tutto questo non soltanto per la gente comune ma anche per le coppie vip dell’estero. Michele Boccardi, senatore di Forza Italia, ex presidente nazionale di Assoeventi parla di una crisi che probabilmente è stata innescata dalla pandemia. Soltanto nel 2020 il calo dei fatturati ha raggiunto il 95 per cento, nel 2021 si è goduto della possibilità di uscire per 4 mesi con l’approvazione del green pass.

Le difficoltà riscontrate nel comparto

Adesso il comparto sta riscontrando non poche difficoltà nella ripresa perché la ripartenza da maggio scorso non ha portato grandi risultati è stata tutta in salita. C’è ansia per i risultati del periodo prossimo nel quale si ripone tanta speranza. Per ora si procede con il recupero dei matrimoni annullati nei due anni precedenti, nonostante ad esser presenti sono soltanto la metà degli invitati perché si ha paura per il Covid. A questi timore si aggiunge anche la difficoltà economica. Tutte le famiglie italiane stanno affrontando un periodo difficile a causa dalle spese anche arretrate. A causa del conflitto bellico in atto in Ucraina, il 40 per cento dei matrimoni non italiani è di russi, purtroppo però sempre a causa della guerra si è verificato un importante aumento del costo delle materie prime quindi si tende a risparmiare un po’ in qualunque contesto e in qualunque occasione. Facendo un esempio banale, un chilo di olio di semi di girasole prima costava 25 euro al chilo, oggi 66.