Sviluppo delle produzioni biologiche, fondi e norme in Puglia

Con oltre 266mila ettari pari al 20,7 per cento del totale e circa 9.400 operatori la Puglia è la seconda regione italiana per coltivazioni biologiche.  Adesso, grazie alle risorse e alle nuove norme per lo sviluppo delle produzioni biologiche, gli oltre 9mila operatori pugliesi potranno incentivarle. Il Parlamento ha infatti approvato, dopo un iter lunghissimo e più di dieci anni di attesa, in via definitiva la legge “Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico”. Le coltivazioni in Puglia riguardano soprattutto olivo e cereali, ma molti ettari sono destinati anche a foraggio, vite e colture proteiche.

Tante le novità per lo sviluppo delle produzioni biologiche

Il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura alla Camera, ha dichiarato che gli imprenditori agricoli che hanno investito, e lo continuano a fare con costanza, in questa tipologia di pratica agricola sostenibile, finalmente possono contare su normative chiare e precise, e anche su risorse per lo sviluppo delle produzioni biologiche. Tante le novità introdotte con la normativa, come l’introduzione del marchio bio italiano, l’istituzione di un tavolo tecnico per le produzioni biologiche, la revisione dei controlli sulle certificazioni per tutelare imprese e consumatori, la previsione di un fondo per lo sviluppo della produzione biologica, di un piano d’azione nazionale triennale, un piano nazionale per le sementi bio e il riordino delle regole per la formazione professionale degli operatori del settore e i distretti biologici.

Bisogna aumentare le produzioni sostenibili

L’Abbate (M5S) ha spiegato che per lo per lo sviluppo delle produzioni biologiche e per raggiungere i target previsti dalle strategie comunitarie, emanate nell’ambito del Green Deal e della Politica Agricola Comune (PAC), sono stati stanziati 300 milioni di euro, dedicati per realizzare contratti di filiera e di distretto biologici, e si attendono i bandi al più presto. Infatti, bisogna aumentare dal 16 al 25 per cento le produzioni sostenibili, quindi le imprese che desiderano investire in questo settore devono fare in modo di cogliere al volo questa grande opportunità di sviluppo e crescita.