Tap: Regione Puglia chiederà risarcimento

BARI Tap è il danno d’immagine alla Puglia. Ad arrivare a questa conclusione sono i vertici della Regione Puglia, che non hanno avuto, secondo l’amministrazione regionale, voce in capitolo sulla struttura.

In seguito alla costruzione del gasdotto a Melendugno, procedura considerata illegittima dalla Procura di Lecce, il governatore della regione Michele Emiliano ha chiesto un risarcimento miliardario alla Tap. La società è, infatti, considerata responsabile del danno d’immagine subito dalla Puglia.

Il danno, però, si verificherebbe nel caso in cui le operazioni non andassero a buon fine o ci fosse una condanna.

Il prossimo 8 maggio partirà infatti, davanti al Tribunale di Lecce, il processo a 18 persone, tra le quali si trovano anche i vertici di Tap. La società è presunta colpevole di reati ambientali compiuti durante la costruzione del tratto terminale dell’infrastruttura energetica, che è avvenuta nel Salento.

Le parti offese sono 15, tra cui la stessa Regione Puglia, il Ministero dell’Ambiente, il presidente del Comitato No Tap Salento ed altre associazioni. Tap si difende. La società si ritiene tranquilla e fiduciosa nel riuscire a completare i lavori entro il mese di ottobre come previsto dal contratto.

Questo non ferma il governatore della Puglia, che spiega le sue decisioni ai cronisti. “Se dovessero essere condannati pagheranno per danno d’immagine” ha commentato Emiliano.

La vicenda era partita dal Governo nazionale, che non aveva potuto tirarsi indietro per via degli impegni presi per via delle multe onerose e per un eventuale contenzioso. Questo, però, non impedisce alla Regione di far partire l’iter giudiziario.