Taranto stringe grandi accordi per il suo porto grazie a Yilport

TARANTO – La situazione del porto di Taranto migliora sempre di più grazie alla gestione di Yilport. Da qui a cinque anni l’obiettivo di Yilport è di raggiungere 1 milione di Teus (il teu è l’unità di misura dei container). «Il piano industriale è particolarmente ambizioso – sottolinea Sergio Prete, presidente dell’Autorità portuale ionica – perché come è stato già dichiarato l’obiettivo è arrivare alla saturazione dell’intero molo settoriale superando la capacità di 2,5 milioni di contenitori».

E non è escluso – come fanno alcuni sindacalisti – che Yilport possa arrivare a 5 milioni di Teus all’anno, anche se per farlo bisognerà aumentare la grandezza e la capacità del molo. Numeri che consentirebbero non solo di assorbire i 480 lavoratori rimasti disoccupati dopo l’addio di Evergreen, ma anche di creare altre diverse centinaia di posti di lavoro. Prete, memore delle difficoltà del passato, tiene i piedi ben piantati per terra: «Lo faccio per non alimentare facili entusiasmi. Perché qui non si tratta di prendere il traffico dal porto di Gioia Tauro e portarlo a Taranto, come era successo con Evergreen. Qui si tratta di costruire un nuovo terminal, con nuove rotte, nuovi armatori e compagnie. Quindi la grande aspettativa legittima deve concretizzarsi in maniera graduale».

I numeri potrebbero aumentare: «Con il lavoro di ArcelorMittal, il piano operativo di Eni, la ripresa dell’attività di traffico di cemento, il carico e scarico delle pale eoliche di Vestas – spiega ancora Prete – si può crescere. Una Rotterdam del Sud? Sì, una piccola Rotterdam. Nel 2012 solo con i traffici di Ilva eravamo il terzo scalo italiano. Oggi siamo all’ottavo posto. Ora puntiamo a tornare sul podio».
Entusiasti i sindacati: «Se uniamo tutto questo ai nodi del porto franco contenuti nella Zes – dice Michele De Ponzio della Filt Cgil Taranto – la città potrebbe diventare il volano per lo sviluppo dell’economia non solo cittadina, ma di tutto il Mezzogiorno».

Gongola anche la politica. L’assessore regionale allo Sviluppo economico, il tarantino Cosimo Borraccino, sottolinea l’importanza della zona economica speciale: «Sul porto di Taranto farà bene anche l’approvazione della Zes che da oggi è attiva consentendo alle imprese che si insedieranno in zona di godere del credito di imposta fino a un massimo di 50 milioni per tutte le voci di spesa».