La transumanza dichiarata dall’Unesco patrimonio culturale

La candidatura sulla transumanza proposta da Italia, Grecia e Austria è stata approvata. La pratica pastorale tradizionale di migrazione stagionale del bestiame è stata quindi inserita come patrimonio culturale dell’Unesco. La pratica viene eseguita lungo i tratturi e prevede lo spostamento del bestiame verso migliori condizioni climatiche. A comunicarlo all’ANSA è stato il Comitato istituzionale riunito nella capitale della Colombia, a Bogotà. Entusiasta della notizia è Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole, ma anche Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, si è mostrato soddisfatto del risultato.

Riconoscimento della transumanza interessa tutta l’Italia

Il riconoscimento ottenuto per la transumanza interessa tutta l’Italia, e dalle Alpi al Tavoliere sono indicate nel dossier i luoghi simbolici della pratica. Fra i comuni in cui viene esercitata vi sono Amatrice (Rieti) dal quale è partita la candidatura dopo il terribile terremoto, Frosolone (Isernia), mentre in provincia dell’Aquila troviamo i comuni di Pescocostanzo e Anversa degli Abruzzi. In Campania troviamo Lacedonia, in provincia di Foggia San Marco in Lamis e Volturara Appula, ma vi sono anche luoghi in Lombardia, in Trentino Alto-Adige e in Basilicata.

Metodo di allevamento sostenibile ed efficiente

Come sottolinea il dossier di candidatura sulla transumanza presentato dall’Italia con Grecia e Austria all’Unesco per ottenere il riconoscimento, è uno dei metodi di allevamento più efficienti e sostenibili. Il curatore del dossier, Pier Luigi Petrillo, da Bogotà ha voluto sottolineare che si tratta del decimo riconoscimento per l’Italia in questa lista, che porta il nostro paese a raggiungere il primato mondiale per quanto riguarda l’ambito agro-alimentare. Gli altri riconoscimenti ottenuti sono quello della Dieta Mediterranea, la coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, l’Arte del Pizzaiuolo napoletano, la tecnica dei muretti a secco, del Prosecco e dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe.