Taranto: il 29 Maggio si terrà il festival italiano dello sviluppo sostenibile

Presso Taranto, il 29 maggio si terrà uno degli appuntamenti della seconda edizione del Festival italiano dello sviluppo sostenibile. L’importante evento potrebbe essere un punto di partenza per la creazione di un percorso che mirerebbe al riconoscimento della necessità di un progetto ben solido,  con il quale uscire dalla dipendenza economica totalizzante dell’industria, grazie all’utilizzo di vie ecologiche potenzialmente utili per la città.

«Con il Festival italiano – rileva Giovannini – stiamo raccogliendo adesioni incredibili. Oltre 500 eventi, più del doppio dell’anno scorso, il 17 maggio presenteremo un cartellone ricchissimo, ma soprattutto abbiamo coperto tutta Italia perché il Festival riguarda tutte le regioni e moltissime città. È molto importante che in alcuni luoghi ci siano stati impegni forti delle amministrazioni comunali. Parliamo di Bari, Bologna, Milano, Torino, Parma che hanno organizzato decine di eventi all’interno del Festival perchè le città sono dei luoghi fondamentali per trasformare il nostro modello di sviluppo».

«È un impegno straordinario – afferma Giovannini riferendosi al Bes(Benessere equo e sostenibile) – che spero venga seguito anche da altre città, da altri luoghi. Ho sentito già altre realtà d’Italia che vogliono imparare da questa iniziativa per creare attraverso le sedi locali di Asvis progetti del genere e quindi Taranto da questo punto di vista può fare scuola».

il progetto di fondo a cui Taranto ambisce è l’ecologia integrale. Questo obiettivo è stato lanciato dalla Pontificia Università Antonianum. Giuseppe Buffon, docente dell’università, ha affermato: «Scegliamo Taranto perché l’Ilva è la più grande industria dell’acciaio a livello europeo e qui si pone il problema di coniugare da una parte ’’occupazione e dall’altra la salvaguardia dell’ambiente, cioé il diritto all’ambiente pulito, bello, alla salute. Scegliamo Taranto perché sulla linea di Papa Francesco non è possibile ragionare in termini astratti ma bisogna sempre riferirsi ad elementi di carattere concreto. Bisogna ragionare sempre sulle situazioni e sugli individui».