Sicuramente non sono in molti a sapere che i Pipistrelli in Puglia sono numerosi e che il territorio ospita diverse varietà di questo mammifero. Infatti, all’interno del suo vasto territorio, grazie alla forte presenza di grotte calcaree e gravine, sono presenti numerose varietà di pipistrelli, tanto da registrare almeno 20 specie diverse solo in questa regione.
Oggetto di numerose storie e leggende, i pipistrelli in Puglia spesso ne hanno segnato l’immagine in negativo, tuttavia vi sono delle zone in cui è possibile ammirarne il maggior numero, ovvero presso le Cave di Santa Lucia. Questo luogo si trova presso il Parco Nazionale del Gargano, nel territorio di Manfredonia e San Giovanni Rotondo e ospita al suo interno la più vasta colonia di pipistrelli d’Europa, con oltre 6000 esemplari. Anche per gli speleologi queste grotte sono un autentico mistero e ogni ingresso è nascosto e coperto dalla fitta vegetazione. I pipistrelli qui sono i padroni di tutto l’ambiente e possono essere suddivisi in otto specie diverse.
Pipistrelli in Puglia nella Grotta della Monaca
La Grotta della Monaca, ad Otranto, è una delle piscine naturali del Salento e presenta uno stretto accesso sul mare. Il nome della grotta deriva dal fatto che si dicesse che anni fa qui vivevano le foche monache: la grotta è profonda 85 metri e presenta due camere, e la seconda, più in profondità, è popolata da una incredibile varietà di pipistrelli, addirittura 1500 esemplari.
La presenza dei pipistrelli in Puglia ha ispirato in passato i scrittori e poeti, dando origine a leggende e racconti paranormali. Alcuni di loro mangiano sangue e carne, come i desmontini e danno vita alle celebri storie sui vampiri, ma il racconto più antico è legato a Ovidio, che attribuisce l’origine dei pipistrelli alla metamorfosi delle tre figlie di Minia, il re di Orcomeno, ad opera del dio Dioniso. Queste, poiché non vollero festeggiarlo, dovevano uccidere un bambino, e le Baccanti le trasformarono in pipistrelli per aver commesso quella azione.