La Giunta Regionale approva il percorso di Taranto tra le Vie Francigene

TARANTO – Dopo numerose e perpetue richieste di riconoscimento del valore storico e intrinseco della cittadina pugliese, arriva la buona notizia. Infatti, è stata portata a termine una delle più importanti identificazioni territoriali che rendono protagonista la Puglia. A seguito della riunione della Giunta Regionale, arriva la fatidica approvazione della cittadina di Taranto, che è stata inserita nell’itinerario di un percorso parallelo delle antiche Vie Francigene. Adesso, il capoluogo fa parte degli “Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa”. L’informazione è stata assicurata, nel corso di una audizione in Commissione, dal dirigente il dipartimento Cultura e Turismo, dott. Aldo Patruno».

«Con l’approvazione di ieri pomeriggio – sottolinea Liviano – giunge a definizione un percorso da me avviato nel 2016 e che ha vissuto di alti e bassi. Adesso Taranto, e i Comuni della sua provincia interessari, potrà così partecipare alle misure di valorizzazione, promozione e recupero destinate a tali itinerari. Resta il fatto – conclude il consigliere regionale tarantino – dell’importanza del provvedimento adottato oggi dalla giunta regionale perché vuol dire mettere al centro la città di Taranto e la sua provincia di un progetto che può traguardare la nostra area facendola crescere ancora di più in termini di presenze turistiche. Del resto, le importanti testimonianze storiche attestano la presenza di flussi di pellegrini i quali, attraverso un fitto reticolo di strade, vie consolari e tratturi per la transumanza, passavano da Taranto per recarsi a Roma, Santiago di Compostela, presso la Grotta dell’Arcangelo Michele sul Gargano e presso una serie di santuari minori.

Per non parlare del fatto che un lungo tratto della via Francigena coincide con la via Appia (RomaTaranto-Brindisi), considerata l’asse principale di tutte le comunicazioni dell’Impero Romano, che conservò il suo ruolo di arteria di comunicazione durante tutto il Medioevo. Per questo – conclude Liviano – Taranto non poteva essere esclusa dagli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa».