Fumo passivo, la scoperta sui mozziconi di sigarette

Le sigarette continuano a bruciare per diversi giorni, anche se non si vede, quindi fanno male. I mozziconi rientrano nell’ambito del fumo passivo. Secondo la ricerca pubblicata su due riviste  scientifiche, ovvero Journal of Indoor Environment and Health e Science of the Total Environment, bisogna rivedere il modo in cui ci si rapporta al fumo passivo. Infatti, i mozziconi abbandonati rilasciano nell’aria delle sostanze nocive, anche quando sono spenti. Lo studio è stato realizzato per conto della Food and drug administration.

Lo studio sul fumo passivo

Gli scienziati hanno studiato per conto della Food and Drug administration in 2100 cicche di sigarette spente da poco tempo. Sono state inserite all’interno di una camera in acciaio inossidabile e sono stati verificati i livelli di emissione per diversi composti chimici. In pratica, gli scienziati hanno preso in esame 8 composti chimici generati dalla combustione delle sigarette e dimostrato che anche le cicche sono “fumo passivo”. Si è verificato come i parametri ambientali si sono modificati ed in particolare, quelle di temperatura ed umidità. Da questo gli scienziati del National Institute of standards and technology hanno scoperto che il mozzicone pure se è innocuo e sembra tale, in realtà è una ciminiera silenziosa. Nelle prime 24 ore riesce a produrre il 14% della nicotina emessa dalla sigaretta accesa.

I fattori di inquinamento ambientale

Una cosa molto importante relativa al fumo passivo riguarda proprio i mozziconi. Infatti, si è osservato che a 5 giorni dallo spegnimento, le concentrazioni di triacetina e nicotina diminuiscono solo a metà. In più riescono a far aumentare la temperatura nei giorni caldi, quindi un mozzicone potrebbe rilasciare nicotina che quindi rientra proprio nell’ambito del fumo per chi respira intorno. E’ una ricerca che ovviamente ha sorpreso perché i ricercatori non avevano mai valutato il fattore rischio delle sigarette spente.