Coronavirus, doppio ventilatore polmonare inventato da due medici italiani

Nasce dall’idea di due medici italiani il doppio ventilatore polmonare che aiuta due pazienti che sono nella terapia intensiva. I due rianimatori, uno di Milano e l’altro di Bologna, hanno avuto questa intuizione probabilmente per la disperazione di fare qualcosa per salvare la vita dei tanti pazienti attaccati ai respiratori. L’emergenza coronavirus sta facendo uscire tutta la grinta che i medici portano dentro in questa che è comune missione vera e propria.

Ranieri e Zanella hanno ideato il doppio ventilatore polmonare

Con un unico ventilatore hanno fatto in modo che servisse per due pazienti ed ecco che è nato il doppio ventilatore polmonare. Un’invenzione scaturita dal bisogno e dalla necessità urgente di fare qualcosa prima che sia troppo tardi. E come loro tanti altri medici stanno mettendo a disposizione tutte le loro competenze per dare vita a soluzioni capaci di apportare miglioramenti nell’aiuto da dare ai pazienti. I due medici che hanno avuto questa brillante idea sono Alberto Zanella del Policlinico di Milano e Marco Ranieri dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna.

Un grande aiuto da questo apparecchio nelle terapie intensive

Zanella e Ranieri hanno impiegato il materiale che l’azienda di Mirandola (BO), Intersurgical, aveva messo loro a disposizione e così hanno risolto tempestivamente il problema della carenza dei ventilatori. Indispensabile nelle terapie intensive, questo doppio ventilatore polmonare è stato già testato al Sant’Orsola con successo e permetterà ai posti in terapia intensiva di essere raddoppiati. Anche negli altri ospedali italiani potrà essere usato questo apparecchio che darà un grande aiuto in questo momento così difficile. Sergio Venturi, commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, ha elogiato quanto fatto dai due medici e ha detto che presto verrà ordinato un quantitativo sufficiente per mandarli dove servono.