Manovra da 665 milioni nella regione Puglia per la ripartenza economica

La manovra da 665 milioni messa in atto dalla regione Puglia è destinata alla ripartenza economica. I soldi provengono dalla programmazione dei Fondi Comunitari POR. La manovra è stata messa a punto in questi giorni una manovra e ha lo scopo di far fronte ai danni causati dall’emergenza covid19. Le ripercussioni sono state negative sul tessuto economico e produttivo della regione pugliese e adesso bisogna correre ai ripari.

Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Ha dichiarato che quando sono finiti i lavori del Tavolo del Partenariato Economico-Sociale della Regione Puglia, che si è tenuto in video conferenza, è apparso chiaro che la regione prosegue con coraggio e compatta.

Manovra da 665 milioni proviene dai Fondi Comunitari POR

Nel corso della discussione sono stati toccati i punti cruciali della situazione e sono state definite nel dettaglio le misure che verranno adottate e che saranno messe in atto quanto prima. Negli interventi tutti si sono mostrati preoccupati e le misure prese hanno tenuto conto di quanto detto da coloro che hanno preso parte al Tavolo. La manovra da 665 milioni rappresenta una risorsa imponente e darà modo di rilanciare le attività economiche e di portare liquidità alle imprese, agli imprenditori, ai commercianti, alle Partite IVA e ai professionisti.

Come saranno ripartiti gli investimenti

Grazie alla manovra da 665 milioni i pugliesi potranno fronteggiare questa situazione e riprendersi dai danni subiti dall’emergenza coronavirus. Gli interventi prevedono:

  • 256 milioni di euro sono destinati al “Microprestito” rivolto alle microimprese, ai professionisti, alle Partite IVA e ai lavoratori autonomi con fondo perduto minimo del 20% e massimo del 30%i
  • 200 milioni di euro sono destinati al nuovo “Titolo II – Emergenza Covid 19” per supportare gli investimenti delle PMI di ogni settore merceologico
  • 85 milioni di euro andranno alle nuove fragilità sociali
  • 50 milioni di euro andranno ai Consorzi di garanzia Fidi
  • 45 milioni di euro sono destinati al settore Turismo e Cultura
  • 29 milioni di euro serviranno per far fronte alle spese sanitarie