La protesta dei volontari del 118 in Puglia, considerati da eroi ad associazioni illegali

Si fa sentire la protesta dei volontari del 118 in Puglia, che vengono considerati da eroi ad associazioni illegali. Misericordie, Anpas e Croce Rossa protestano e chiedono alla Regione e al Governo rispetto. In una nota le tre organizzazioni regionali di volontariato hanno risposto a quanto è stato detto nei loro confronti durante l’emergenza sanitaria. Alcuni consiglieri regionali hanno infatti definito in maniera indegna le associazioni di volontariato e adesso queste hanno detto che ci saranno chiarimenti nelle sedi opportune.

Il servizio del 118 in Puglia fiore all’occhiello della regione

Nella nota fatta dai volontari del 118 in Puglia è stato specificato che ovviamente non tutti hanno avuto quelle esternazioni di condanna per le associazioni e non si sono rivolti a tutti i consiglieri regionali, ma solo ad alcuni di loro. Le tre organizzazioni hanno voluto ricordare ai due consiglieri regionali che hanno avanzato le accuse che le stesse associazioni che hanno definito sfruttatrici e illegali sono quelle che hanno dato vita molti anni fa al 118 in Puglia. E’ merito di queste associazioni se il servizio esiste e viene incontro a tutte le emergenze, altrimenti non ci sarebbe. Il servizio negli anni è diventato una vera eccellenza e in questo periodo è sceso in campo per il covid19.

Le associazioni hanno chiesto una modifica del protocollo

Nella lettera le tre organizzazioni di volontari del 118 in Puglia hanno concluso dicendo che sui tanti operatori che lavorano in questo servizio si sta abbattendo un’altra bufera. Infatti, per gli effetti del DPCM del 26 aprile scorso sulla fase 2 molti volontari non possono tornare al lavoro oppure dovranno lasciare l’attività di volontariato. Le organizzazioni hanno chiesto una modifica al protocollo per chiarire se durante l’emergenza Covid-19 la propria attività sia avvenuta o meno in totale sicurezza. Le associazioni attendono dunque una risposta.