Indagine rifiuti, Legambiente presenta il rapporto Beach Litter sulla Puglia

Il rapporto Beach Litter sulla Puglia presentato da Legambiente è un’indagine rifiuti che rivela il fenomeno dei rifiuti spiaggiati. Ogni 100 metri di spiaggia sono stati raccolti 475 rifiuti, in cui sono compresi cotton fioc, mozziconi di sigaretta, contenitori monouso, tappi di bevande, mascherine, dispositivi di protezione e molto altro. L’indagine ha permesso di accertare che sui litorali a ogni passo ci sono dei rifiuti e fra quelli individuati l’80% sono oggetti in plastica. Alta è anche la concentrazione di oggetti in ceramica e vetro, seguita da cartone, carta gomma, legno e altro.

Il rapporto Beach Litter sull’indagine rifiuti ha esaminato 5 spiagge in Puglia

A generare questi cumuli di spazzatura, come riportato dall’indagine rifiuti del rapporto Beach Litter 2020, è la gestione scorretta, ma anche altri cattive abitudini concorrono a produrla, come quella di usare i wc come pattumiera, gli scarichi che non sono depurati. Le spiagge monitorate in Puglia sono state cinque e l’area analizzata circa 5.000 mq. La situazione peggiore è stata riscontrata nella spiaggia del Baraccone, dove sono state rinvenute mattoni e tegole in grandissima quantità. Il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, ha detto che quest’anno ai soliti rifiuti che sono stati raccolti si sono aggiunti mascherine e guanti.

Il presidente di Legambiente dichiara che c’è poco interesse

Secondo il presidente, purtroppo l’ambiente viene considerato come qualcosa che non ci appartiene, ma invece non è così. L’indignazione è tanta e ognuno dovrebbe rispettare quello che ci circonda, e imparare che fa parte di noi. Guidare i cittadini verso stili di vita sostenibili è quanto devono fare le imprese e il governo dovrebbe fare molto di più. Al Senato è ancora ferma la legge SalvaMare, grazie alla quale i rifiuti potrebbero essere portati a terra dai pescatori.