Mafia in Puglia, confiscati in sei mesi ben per oltre nove milioni di euro

Il valore dei beni confiscati alla mafia in Puglia in soli sei mesi supera i nove milioni di euro. Il periodo è quello riguardante il secondo semestre del 2019, durante il quale sono stati eseguite confische in diverse località pugliesi. Lo stato si è appropriato di vigneti, aziende agricole, ittiche, zootecniche, auto di grossa cilindrata, conti correnti e molto altro. Si tratta di un patrimonio ingente, che attesta come i gruppi che facevano capo ai clan erano diventati potenti e operassero nel riciclaggio del denaro sporco.

Le indagini della DIA hanno fatto luce sul riciclaggio di denaro sporco

La DIA, ovvero la direzione investigativa antimafia, ha indagato per diverso tempo sulle lavatrici della mafia e ha scoperto traffici illeciti enormi, condotti dalla mafia in Puglia. Fra i sequestri importanti vi è quello avvenuto nel barese il 31 luglio 2019, che ha portato alla confisca di quattro compendi di aziende, due immobili, sette conti finanziari, quattro veicoli, per un totale complessivo di 1 milione e 100 mila euro. Il responsabile è stato condannato per traffico di armi e droga e associazione a delinquere mafiosa.

Mafia in Puglia, tante le confische fatte nella regione

Anche la confisca avvenuta in provincia di Taranto il 24 ottobre 2019 è stata ingente. Sono state confiscati depositi, terreni, due villette, veicoli, liquidità e complessi aziendali riguardanti il commercio di prodotti ittici, per un totale di 5 milioni di euro. Ad essere condannato è stato un uomo di Taranto accusato di estorsione e condannato per associazione mafiosa. Inoltre, un’altra confisca importante è stata quella fatta nel Regno Unito sotto forma di attività finanziarie, per un totale di 7 milioni e 800mila euro. Un barese è stato condannato per contrabbando e bancarotta fraudolenta.