Puglia, il murale sessista contro l’assessora Capone è stato rimosso

Il murale sessista che era stato dipinto contro l’assessora Capone nella piazzetta Panzera è stato rimosso. Gli agenti della Digos indagano però sull’accaduto, per scoprire chi sono stati i responsabili. Il dipinto è stata una chiara mossa offensiva nei confronti della Capone, che ha comunicato via social personalmente l’accaduto. L’assessore uscente della giunta regionale pugliese guidata da Michele Emiliano ha infatti parlato del murale sul suo profilo Facebook e ha postato anche la foto.

Il dipinto realizzato sulla facciata di un palazzo della piazzetta Panzera

Il murale sessista è stato realizzato sulla facciata di un palazzo antico della piazzetta con vernice spray. L’autore ha dipinto Loredana Capone mentre sorregge un cartello in cui è disegnata la Puglia ma sottosopra. La versione girata della regione ha assunto la forma fallica. Il murale è completato dallo slogan ”La mia Puglia sei tu”, che la Capone soleva pronunciare nel corso della campagna elettorale. Il dipinto nell’insieme trae quindi ispirazione dal manifesto elettorale dell’assessora, cambiato per inviare un messaggio decisamente volgare.

Il murale sessista è stato un’offesa verso tutta la Puglia

Loredana Capone su Facebook ha scritto che secondo lei si tratta di un murale sessista ed offende, oltre che lei, anche gli appassionati della street art che è ben altra cosa. Secondo la Capone, aver imbrattato i muri per scrivere quello slogan è ancora peggio, e non ha nulla a che vedere con l’arte dei veri artisti. Il graffito è comunque stato rimosso e lo stesso sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha espresso solidarietà per la Capone. Il primo cittadino ha anche inviato un messaggio all’autore del murale dicendo che la vera Puglia non è quella che ingiuria ma quella che rigenera i quartieri e le strade e dona colore e speranza, e anche bellezza.