Puglia, chi era lo storico Jean Marie Martin

Jean-Marie MartinLa scomparsa di Jean Marie Martin, storico, medievista e autore di diversi saggi su Foggia, ha destato commozione.

Personaggio di enorme importanza per tutta la Puglia, e per la Capitanata in particolare, si è fatto conoscere e apprezzare ai tempi de ‘la Refola’ e degli studi su Civita Vaccarizza. Grande studioso, frequentatore di biblioteche e archivi, era un grande amante di Storia e conoscitore del Medioevo riconosciuto.

Il professore aveva fatto della Puglia il suo interesse principale, non solo a livello professionale, ma personale. Ricercatore preciso e accurato, una delle sue opere più importanti è stato il libro su Foggia e la riedizione dell’Iconavetere.

Jean Marie Martin e il libro su Foggia

Il libro su Foggia pubblicato dallo storico Jean Marie Martin è un’opera di interesse fondamentale per la città, e anche se non è molto conosciuta è stata molto apprezzata dai foggiani.

Nella sua ricerca lo storico ha introdotto numerosi elementi innovativi sulla storia di Foggia, e secondo i suoi studi la data della costruzione della Cattedrale risale a prima del periodo in cui in genere viene posizionata.

In base alle sue ricerche la data è legata a Federico II. Nel libro lo storico ha infatti sottolineato come, nonostante si ispiri a diversi modelli romanici del secolo XII, la costruzione della chiesa è da collocare al eriodo di Federico II, che fece di Foggia la sua residenza principale.

Scompare un personaggio molto stimato

Secondo gli studi condotti dallo storico Jean Marie Martin, la parte occidentale della cattedrale venne probabilmente costruita intorno agli anni Venti del Duecento, quando venne costruito il palazzo. La parte orientale, invece, rievoca l’architettura modulare che aveva caratterizzato il Regnum durante gli anni Quaranta, sempre del periodo duecentesco. Infatti, a dimostrare ciò è il passaggio dal quadrato all’ottagono, che è simile a quanto era stato fatto nel palazzo di Lucera. Il libro del professore su Foggia è un’opera che testimonia il suo amore per la Capitanata.