In Puglia caos supplenze per errori nelle graduatorie

A causa di un errore dell’algoritmo c’è stato un caos supplenze in Puglia, soprattutto nelle provincie di Bari e Bat Sud, dove ci sono stati incarichi non attribuiti e posti di docenti sovrapposti. L’inizio della scuola è previsto nella regione per il 20 settembre, ma i posti da assegnare sono ancora tanti. Sono almeno 1593 le supplenze non ancora attribuite fra la provincia di Bari e l’area di Bat (Barletta-Andria-Trani) Sud. Pubblicata il 3 settembre, la graduatoria è stata ritirata dall’Ufficio scolastico regionale per via di molte segnalazioni che annunciavano errori assurdi. La provincia di Brindisi sta cercando adesso di capire come andare avanti.

Caos supplenze in Puglia, bisogna annullare il provvedimento

La dirigente dell’ufficio III Giuseppina Lotito ha pubblicato una nota in cui si legge che sono stati accertati degli errori sulle disponibilità e quindi sulla sovrapposizione di docenti, così come sugli incarichi non assegnati ai destinatari di riserva di legge 68 del 1999, soprattutto scuole di primo e secondo grado. La dirigente ha quindi affermato che il provvedimento deve essere annullato visto il caos supplenze che si è verificato. E’ prevista la pubblicazione di una nuova graduatoria nella giornata di mercoledì 8 settembre, o in qualche altro giorno che sia prima dell’inizio delle attività didattiche.

L’assegnazione con algoritmo ha fallito

Per gli errori che si sono verificati nel caos supplenze in Puglia non è stata riscontrata una causa precisa, anche se ci sono dei sospetti proprio sul nuovo sistema che il governo ha adottato per le convocazioni. Infatti, contrariamente a quanto accadeva prima della pandemia, non sono più in presenza e le supplenze vengono attribuite da un algoritmo. Giovanni Verga, segretario generale Uil scuola Puglia, ha detto che è evidente come questo sistema è fallito e quindi a gran voce si chiede il ritorno alle convocazioni in presenza, per garantire i diritti a tutti ed evitare errori. Claudio Menga, segretario regionale Flc Cgil, ha espresso lo stesso parere.