Monopoli: il trullo home restaurant di “Albi” con la passione per gli animali

C’è un luogo in piena Valle d’Itria, tra Monopoli e Alberobello, che ha fotografato e conservato nella memoria l’infanzia di tutti fatta di pranzi della domenica e piatti semplici e schietti. Sulla porta, in questo caso, ad aspettare il via vai di turisti e ospiti c’è nonna Lucrezia e tutta la famiglia di Alberto: proprietario de “I Trulli di Albi“, una poesia che assume le fattezze di un trullo e dopo di un home restaurant all’insegna del benessere e della sostenibilità. Stando alle recensioni online, il posto sembra essere un distributore automatico di sorrisi e gentilezza, il punto di partenza ideale per andare alla scoperta della Puglia più iconica cominciando da un’esperienza cult come quella di una notte in un trullo.

Trulli di Albi ristorante

<<Tutto è partito per gioco nel 2015. Il complesso turistico era semplicemente all’inizio la nostra casa vacanze comprata dai miei genitori quasi mezzo secolo fa. Poi, attraverso Airbnb e HomeExchange, ci siamo resi conti del potenziale della struttura, tant’è che l’1 agosto 2015 l’abbiamo lanciata e il 5 eravamo sold out>>, racconta Alberto che pone l’accento sulla bellezza della tipica abitazione pugliese pervasa dalla cultura contadina del passato.

Due anni fa, invece, è nato l’home restaurant rivolto sia ai villeggianti nella dimora che a un pubblico esterno. Le pizzate e le panzerottate di Alberto cesseranno, tuttavia, proprio ora per riaccogliere nuovamente gli ospiti dalla primavera. <<Cucino sia io che mia madre. Lei si occupa della parte più tradizionale, dei segreti di un tempo – sua è la succulenta focaccia di Nonna Lucrezia -; io curo le serate a tema, sforno pizze e panzerotti. E faccio il formaggio di mandorla>>, afferma “Albi” intento a intessere le lodi del suo prodotto realizzato grazie alle forniture di Fattoria della Mandorla con sede a Toritto (Ba).

Trulli di Albi ristorante bed and breackfast 3

La cucina di Alberto è una filosofia di vita sostenibile, volta a dare alla sua tavola un’alternativa sana. Non utilizza zucchero, infatti, farine raffinate, e i suoi dolci assumono un tocco caro al palato con l’aggiunta di sciroppo d’acero o succo d’uva. Quanto alle pizze, gli impasti sono realizzati con farine di farro, a basso contenuto di glutine, farina di riso e legumi e farina di psillio. Se vi trovate da quelle parti, non potete esimervi dal provare una tonda bianca composta da mozzarella vegetale, formaggio di mandorla aromatizzato al tartufo, crema di avocado e mozzarisella fumè (un preparato a base di riso integrale germogliato) oppure un panzerotto (detto cucciolotto) con melanzane, formaggio di mandorla all’erba cipollina e bacche di ginepro. Ma che significa cenare nei trulli di Albi? Vuol dire incontrare una famiglia con le mani in pasta e che ha trasformato i suoi fornelli in un baluardo di cucina consapevole. Dall’entrée a base di olive leccine sott’acqua, bruschette, tarallini e friggitelli alle portate principali create dalle dita sapienti di questo nucleo familiare ai dolci – soprattutto al bicchiere, uno su tutti la crema di cioccolato al mascarpone vegetale e crumble di biscotti -, il social eating di tale casa è apprezzato per l’approccio genuino e attento all’ecosistema. <<In Puglia manca un vero e proprio passaggio culturale a una cucina più evoluta, legata sì alla tradizione, ma che non contempli l’uso di fitofarmaci per esempio o, ancora, lo sfruttamento delle persone né tantomeno la presenza di allevamenti intensivi>>, è il monito di Alberto compiaciuto della sua riso, patate e cozze la quale diventa riso, patate e zucchine.

Trulli di Albi ristorante bed and breackfast

Non finisce qui, però, perché il team a conduzione familiare sta cercando di comprare un terreno vicino ai trulli al fine di realizzare un ambizioso progetto a tema animali. L’idea è quella di lanciare un rifugio che accolga diverse specie, <<dove il vitello si faccia accarezzare alla stregua del gatto>>, dice Alberto. Sarà una sorta di fattoria didattica, in cui uomini e donne potranno anche soggiornare e imparare a integrarsi nella vita rurale contribuendo al proprio benessere e a quello degli amici non umani. E conclude: <<Si chiama il Giardino di Kelly. Siamo ancora in una fase embrionale dell’iniziativa, perciò occorrono nuove braccia che sposino la causa e ci aiutino a trasformare il posto in una ricchezza per chi lo abiterà e per chi avrà desiderio di visitarlo>>.

Veronica Otranto Godano

I Trulli di Albi
Contrada Ciminiera 66, 70115
Monopoli (Ba)
Tel: 393/6025484

Fb: I Trulli di Albi
Ig: itrullidialbi