Chiude il Servizio Elettrico Nazionale: ecco cosa accade ora, pazzesco

Nel corso delle prossime mensilità sarà apportato un importante cambio strutturale nel mondo dell’infrastruttura energetica, in modo tale da portare la fine del mercato tutelato dell’energia per la maggior parte degli utenti privati “non vulnerabili”. Salvo eccezioni, improntate a nuovi rinvii infatti dal prossimo anno chiude il servizio elettrico Nazionale e questo porterà ad alcuni cambi effettivi per l’utenza in senso generale.

Ma cosa accade praticamente per i titolari che fanno ancora parte del mercato tutelato, con la chiusura probabile del Servizio Elettrico Nazionale?

E’ prevista una serie di eventi che necessiteranno l’operato dello stato attraverso varie strutture. Concretamente cosa cambierà per tutti i cittadini?

Chiude il Servizio Elettrico Nazionale: ecco cosa accade ora, pazzesco

chiude il servizio elettrico nazionale

Il Servizio Elettrico Nazionale corrisponde ad una società concepita da Enel SpA nel 2007, come necessità da parte del servizio elettrico di stato di offrire un’alternativa alla regolamentazione portata dal mercato libero, che da quel periodo in avanti ha di fatto quasi completamente capitalizzato il contesto energetico nazionale, permettendo di scegliere in modo autonomo la società di appartenenza alla quale legare la propria fornitura.

Il Servizio Elettrico Nazionale si occupa quindi di fornire energia elettrica a tutta l’utenza che non ha mai effettuato il passaggio ad un altro gestore del mercato libero, oggi sono circa 1/3 dell’utenza privata che ne fa ancora parte. La data stabilita da ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) per la chiusura del Servizio Elettrico Nazionale è relativa al mese di aprile 2024, anche se potrebbe subire una ulteriore proroga e quindi un “ritardo” anche se dovrebbe essere comunque portata avanti nel corso dello stesso anno.

Risulta essere necessaria con l’abrogazione oramai quasi certa del servizio tutelato dell’energia, e tutta l’utenza che non fa parte dei cittadini “non vulnerabili” (ossia coloro che fanno parte di categorie che non possono avere delle interruzioni dell’energia, come chi dispone di apparecchi salvavita, oppure per i nuclei familiari al di sotto di una fascia minima di reddito) viene già da oggi invitata a scegliere un nuovo gestore dell’energia che fa parte del mercato libero.

Qualora la scadenza al prossimo aprile venisse confermata, tutti coloro che al momento della scadenza non avranno disposto il “cambio” saranno portati ad un regime di “tutela provvisorio” per essere poi progressivamente assegnati a società che fanno parte del mercato libero tramite un’asta territoriale nazionale, tra tutte quelle che sono riconosciute da ARERA, dal punto di vista tariffario e dell’efficienza effettiva.