Il dolce della tradizione di Puglia è il Grano dei Morti o Colva

Uno fra i dolci della tradizione pugliese è il Grano dei Morti o Colva, dolce che affonda le radici nella cultura romana. Il dolce veniva preparato per usanza nel giorno della Commemorazione dei Defunti che ricorre il 2 novembre.

La ricetta è tipica della provincia di Foggia, ma è diffusa anche nel resto della regione. Ancora oggi si prepara questo dolce, per rievocare i tempi antichi e gustare in pieno il sapore delle tradizioni più autentiche.

Origini del Colva o Grano dei Morti

Le origini del Grano dei Morti o Colva risalgono all’antico rito cristiano che prevedeva il consumo di grano bollito benedetto durante la funzione religiosa. Il prodotto viene unito nella preparazione al melograno. Anche se il nome fa pensare a cose funeste, in realtà è di una bontà unica e i suoi ingredienti sono un vero e proprio inno alla vita. Infatti, sia il grano che il melograno simboleggiano il ciclo vitale.

La tradizione di questo dolce viene fatta risalire perfino all’epoca romana, quando nel corso dei riti religiosi era d’abitudine mangiare grano bollito benedetto.

In aggiunta al grano e melograno altri ingredienti

Sempre nel periodo dell’Antica Roma, il grano e il melograno venivano seppelliti nelle tombe per dare modo ai defunti di continuare a nutrirsi.

Da questa usanza nasce anche quella pugliese che prevede la preparazione di questo piatto squisito durante la notte a cavallo tra il 1 e il 2 novembre. Il nome di questo dolce è appunto Grano dei Morti o Colva, in cui, assieme al grano e al melograno vengono aggiunti anche vino cotto e frutta secca.

Per chi vuole renderlo ancora più prelibato può aggiungere anche delle scaglie di cioccolato.