Tartufi di Puglia, tante varietà in una terra ricca che riserva tante sorprese

PUGLIA – I Tartufi di Puglia sono una particolarità che rende questo territorio ricco e variegato, anche perché la presenza di numerose varietà interessa coloro che devono raccoglierli. Però non tutti possono raccogliere i tartufi: infatti, dal 2015 vi sono delle regole che bisogna rispettare. Le regole sono le seguenti: i raccoglitori di funghi devono avere non meno di 14 anni, devono possedere un tesserino con validità quinquennale, due cani addestrati e una piccola vanga dalla lama di 15 centimetri.

Le varietà di tartufi di Puglia

Sono numerose le varietà dei tartufi di Puglia e sono presenti non solo nelle Murge ma anche sul Gargano e in Salento. Pochi sanno che i funghi sono un vero e proprio tesoro regionale e le norme introdotte sono rivolte a proteggere una coltura spontanea che assicura ottimi risultati in fatto di profitti sul mercato. Oltre al famoso Bianchetto, che viene venduto sui mille euro per chilo, è possibile trovare anche lo Scorzone, l’Uncinato, il Mesenterico.

In quali zone trovare i tartufi di Puglia

Ancora poco esplorata in fatto di tartufi, la Puglia può riservare grandi sorprese agli esperti che per la prima volta giungono nel suo territorio. Le aree tartufigene naturali della regione sono cinque: la Foresta Umbra, i boschi del sub-appennino Dauno nel territorio agro-forestale del comune di Biccari, la zona costiera dei Laghi Alimini, il lato ionico della provincia di Lecce e l’Isola di Varano. I tartufi vanno cercati durante le ore più fresche della giornata, in quanto gli aromi emanati sono maggiormente rintracciabili, ma ogni periodo dell’anno è buono per raccoglierli e basta armarsi di vanghetta o zappetta per fare delle buone raccolte. Nel periodo estivo arriva a maturazione il tartufo Scorzone e questo assicura un ottimo riscontro sul mercato visto che in questo periodo vi è penuria di funghi.