Arriva l’infermiere di famiglia, ecco il nuovo ruolo professionale per migliorare la sanità

Arriva la figura dell’infermiere di famiglia. Si tratta di una figura professionale del mondo sanitario completamente innovativa. Così, come stabilito in accordo con la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, questa nuova figura entra nell’assistenza territoriale per tutto il Paese. Il Patto della Salute ha sancito una volte per tutte l’inizio di questo nuovo supporto assistenziale. Andrà ad affiancare i medici di medicina generale, gli specialisti ambulatoriali, i farmacisti e i pediatri di libera scelta. In pratica, l’obiettivo è quello di creare un’assistenza infermieristica di comunità e di famiglia che possa dare supporto alle persone, in maniera integrata, insieme al medico di base.

Una nuova figura professionale per i cittadini malati

Il Patto della Salute ha previsto e potenziato questa particolare figura sanitaria. In realtà, l’infermiere di famiglia già esiste in Italia, ma si tratta di un tipo di supporto non particolarmente diffuso. L’obiettivo sancito nell’ambito del nuovo Patto è di avere una nuova figura di tipo assistenziale che possa dare supporto ai cittadini proprio come accade in altri Paesi. Sia negli Stati Uniti che in Inghilterra, infatti, un infermiere di questo genere riesce ad essere il braccio destro del medico di base per qualunque tipo di problema familiare. Un professionista specializzato in terapie che rientrano rientrano nell’ambito del socio-sanitario, riesce a seguire la famiglia sia per la prevenzione, che per le cure.

Cosa fa un infermiere di famiglia

Un infermiere di famiglia è chiamato a fare una serie di attività medico assistenziali per una specifica famiglia, da supporto per il medico di base. Entra nelle case delle persone, fa medicazioni, assiste coloro che hanno patologie croniche o disabilità. È una sorta anche di supporto psicologico. Questo rinnovata attività si allinea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità