Paziente ibernato: primo intervento “innovativo” svolto in Campania

Paziente ibernato in Campania, suona parecchio strano ed ambiguo, eppure si tratta della prima nuova tipologia di intervento effettuato in un ospedale campano. Dopo il malore improvviso è stato trasferito, in condizioni critiche, al Policlinico Federico II, nel reparto di terapia intensiva cardiologica e poi in quello di cardiologia.

Il paziente aveva un’embolia polmonare acuta che aveva coinvolto anche le arterie polmonari con situazione clinica abbastanza preoccupante. Non si poteva agire con la classica terapia medica a causa della ridotta ossigenazione del sangue. L’ostruzione delle arterie infatti avrebbe potuto causare di lì a poco la morte. Perdere tempo sarebbe stato altrettanto rischioso, ecco che si è pensato di intervenire con l’ibernazione che gli ha salvato la vita.

Paziente ibernato, l’heart team ha salvato la vita di un uomo a primo impatto sano

Di lui si è occupato l’heart team del Policlinico Federico II con i cardioanestesisti, che hanno attivato le procedure nell’ambito dei trattamenti endoprotesici. L’intervento è stato molto complesso e delicato, si chiama tromboendoarterectomia polmonare e si effettua solo in circolazione extracorporea raffreddando il paziente fino a 18° di temperatura ecco perché si parla di paziente ibernato. Aperte le arterie vengono rimossi i trombi per consentire al paziente di ricominciare a respirare regolarmente.

Due centri in Italia svolgono questo genere di interventi

Sono soltanto due i centri che in Italia, si occupano di questo genere di operazioni e si trovano a Bologna e a Pavia. Questo caso, complesso, delicato, pericoloso, ci ha permesso di capire che siamo in ottime mani e che nessuno corre davvero un grosso rischio, almeno non in questo caso. E’ vero che ultimamente si è parlato di parecchi casi di mala sanità, ma ci sono anche queste belle notizie che ci danno speranza e dimostrazioni.