La Regione Puglia combatte la Sclerosi Multipla con approccio multidisciplinare

In Italia sono  130mila le persone che soffrono di Sclerosi Multipla e ogni anno i casi sono in costante aumento. Dei 3.600 nuovi casi annuali,230-250 si registrano in Puglia. La situazione con la pandemia si è ulteriormente aggravata, ma ciò nonostante nella regione un ottimo riscontro ha avuto telemedicina e le modalità di approccio. La malattia, che viene spesso diagnosticata tra i 20 e i 40 anni, implica che i pazienti devono conviverci per tutto il resto della loro vita. Le problematiche non sono poche, soprattutto quando le condizioni dei pazienti cominciano a peggiorare, arrivando alla disabilità vera  e propria.

Approccio multidisciplinare alla Sclerosi Multipla

Mario Alberto Battaglia, Presidente Nazionale FISM, nel corso del webinar ‘Focus Puglia: #MULTIPLAYER – La Sclerosi Multipla si combatte in squadra’, organizzato da Motore Sanità, ha detto che in modo particolare quando la malattia è cronica, l’approccio alla Sclerosi Multipla deve essere multidisciplinare. Questo vuol dire che sono tanti i soggetti che devono fornire una risposta alla malattia, e sono tanti anche coloro che devono lavorare nella rete clinica. Quest’ultima comprende anche la riabilitazione e tutti i servizi che devono esserci sul territorio. Battaglia ha ribadito come sia importante la ricerca, la terapia precoce e il ruolo delle Associazioni dei pazienti.

Inclusione per far condurre ai pazienti una vita normale

Oltre all’aspetto sanitario, nell’approccio alla Sclerosi Multipla non deve mancare quello sociale. Lo ha ribadito Rosa Barone, Assessore Welfare, Politiche del benessere sociale e pari opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria della Regione Puglia. L’assessore ha sottolineato che l’inclusione sociale di queste persone deve farli reintegrare e far condurre loro una vita normale in tutti quei casi in cui è possibile. L’assessore ha aggiunto che Motore Sanità mira a contribuire al progresso della ricerca e delle conoscenze scientifiche sia nel nostro Paese che all’estero, in ambito sanitario e sociale mediante informazione, congressi, attività di aggiornamento, pubblicazioni, organizzazione di convegni.