Scoperto il Thcp, il nuovo cannabinoide più potente oltre trenta volte dell’originale

Scoperto un nuovo cannabinoide nella cannabis, il Thcp, che è più potente oltre trenta volte dell’originale Thc. E’ stato scoperto anche il Cbdp, un altro parente del cannabinoide.  Ad isolare i due cannabinoidi è stato un team di ricercatori italiani con a capo Giuseppe Cannazza del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Reggio Emilia e Modena. Alla ricerca hanno collaborato anche il Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma, la sezione di Farmacologia dell’Università della Campania e il CNR-Nanotec di Lecce.

Con il nuovo cannabinoide possibili nuove terapie

L’esito è stato pubblicato sulla rivista Scientific Report. Le proprietà della sostanza per ora sono state analizzate in vitro e su topi da laboratorio. Grazie allo studio in vivo è stato possibile accertare che il THCP è potente per 33 volte più del Thc, ed è attivo con dosaggi minori. Invece non è ancora chiaro come agisce il CBDP. Se sugli esseri umani venissero confermati i risultati ci sarebbero ulteriori sviluppi per nuove terapie. Infatti, i nuovi cannabinoidi potrebbero essere un ulteriore coadiuvante per aprire nuove cure su patologie come l’epilessia, la depressione, la terapia del dolore e molto altro.

Gli studi sulla cannabis proseguiranno

Il professore Cannazza ha spiegato che la conoscenza riguardo la composizione chimica della cannabis è un punto di partenza fondamentale per capire come possono agire le varie sostanze usate già per trattare il dolore in pazienti malati di cancro o l’epilessia nei bambini. La ricerca è importante perché nelle tante varietà di cannabis nessuno fino ad oggi ha mai individuato il THCP. Negli studi successivi l’attenzione verrà spostata sulla ricerca del nuovo cannabinoide in altre varietà di cannabis e individuare la ragione per cui in presenza di livello di THC basso hanno elevate proprietà antidepressive.