UniSalento sta svolgendo uno studio importante su Parkinson e depressione

Lo studio condotto fra l’IIT e l’Università del Salento in collaborazione con il laboratorio dell’Harvard Medical School di Boston su Parkinson e depressione ha permesso di mettere a punto un nuovo metodo per rispondere a queste patologie cerebrali. Lo studio è stato finanziato dagli enti statunitensi National Institutes of Health (NIH) e da European Research Council (ERC) e si è rivelato talmente efficace da rientrare nelle pubblicazioni più importanti del magazine scientifico Nature Methods.

Nuovo metodo per curare Parkinson e depressione

La nuova metodologia prevede, tramite una sonda ottica, di sfruttare  la luce per registrare le attività cerebrali e fornire così le varie informazioni che avvengono nelle aree del cervello. Si tratta di una importantissima innovazione che consente di fare una diagnosi più precoce e di tenere sotto controllo le patologie cerebrali. A dare una spiegazione più esauriente del metodo è Massimo de Vittorio, ricercatore dell’UniSalento e coordinatore del Center for Biomolecular Nanotechnologies dell’IIT. De Vittorio ha detto che la registrazione delle informazioni che avviene nelle diverse aree e tra le varie cellule nel cervello consentirà di capire ulteriormente la funzione e di approfondire lo studio sui circuiti cerebrali.

La ricerca messa a punto da un’equipe multidisciplinare

A mettere a punto la ricerca e a raggiungere questi risultati è stata la collaborazione di un’equipe multidisciplinare. Il nuovo metodo si serve di una sonda di nuovissima generazione, che è capace di sfruttare la luce sia per rilevare l’attività dei neuroni che di gestire le funzioni nelle varie aree distinte del cervello. La sonda ha l’aspetto di un cono sottile dotato di una punta di dimensioni  microscopiche e ha consentito nei test eseguiti dall’Harvard Medical School  di avere ben chiara la situazione delle regioni più profonde del cervello e quindi permetterà di capire meglio le origini di Parkinson e depressione.