Servono regole nel turismo, bisogna tutelare il marchio Puglia

Non si placano le polemiche sui social da parte di molti turisti delusi dai prezzi alti degli alloggi in Puglia, ma ai quali non rispondono alloggi e servizi adeguati. Le numerose lamentele che compaiono ogni giorno sui social, di sottoscala spacciati per monovani accessoriati, di bivani con affaccio sul mare affittati a prezzi sbalorditivi, rischiano di compromettere l’immagine che la Puglia ha costruito negli anni, ovvero di una regione ospitale e con aspettative superiori a quelle immaginate. La mancanza di regole nel turismo ha scatenato la corsa all’improvvisazione, e sono in tanti a spacciarsi per imprenditori delle vacanze, che in realtà non lo sono affatto.

Bisogna imporre delle regole nel turismo

Le polemiche sui prezzi pazzi del turismo in Puglia e su un’accoglienza che non risponde alle aspettative rischiano quindi di cancellare quanto fatto finora come un colpo di spugna, per questo è assolutamente necessario invertire la rotta. E’ quando ha sottolineato Francesco De Carlo, sindaco di Alberobello, la Capitale dei trulli patrimonio dell’Unesco, ma anche presidente regionale di Assohotel, l’Associazione nazionale imprenditori d’albergo iscritti a Confesercenti. Il sindaco ha detto che il settore dell’ospitalità, volano dell’economia pugliese, necessita di regole. Il marchio Puglia, che sottolinea la qualità dell’ospitalità, non può essere dominato dagli abusivi. Per rimanere sul mercato servono regole nel turismo, chiare e lampanti, e anche urgenti.

Ci sono tanti problemi che bisogna risolvere

Nonostante la Puglia sia la regione con più presenze nell’estate 2022, il sindaco di Alberobello asserisce che bisogna tutelare il marchio dell’ospitalità pugliese e per farlo servono le regole nel turismo. Anche se i numeri sono al top e il turismo va a gonfie vele, come è anche ad Alberobello, in cui ci sono 5mila posti letto dedicati ai turisti su 10.500 residenti, e 3mila presenze giornaliere, bisogna risolvere i molti problemi che si presentano ogni anno. Fra questi non bisogna sottovalutare quello dei parcheggi, dei servizi igienici, degli abusivi che si improvvisano imprenditori del turismo e che invece non hanno alcuna esperienza.