Turismo pugliese, si prospetta un’estate di crisi, meno turisti e tante aziende chiuse

Sta iniziando una brutta estate per il turismo pugliese, pochi i turisti e zero stranieri, ma anche la chiusura di molte imprese peggiora le cose. Il calo dei turisti è di almeno 800mila e stando a quanto detto dalla Coldiretti le aziende che avrebbero chiuso sono circa 3 mila. I posti di lavoro persi sono invece 7 mila, i dati di certo non sono incoraggianti. Le prenotazioni viaggiano con una ripresa lentissima e agriturismi e alberghi non si riempiono.

Situazione drastica per l’agricoltura e il turismo

La situazione analizzata dalla Coldiretti Puglia in base ai dati forniti da Assohotel è davvero critica per il turismo pugliese e si parla di crisi grave sia per gli agriturismi che per la ristorazione. Il settore è stato colpito proprio quando si stava verificando un incremento e le presenze annue si attestavano attorno alle 850.000. Non ci sono turisti stranieri, e la mancanza si sente, soprattutto di quelli americani. Il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia ha delineato un quadro in cui è evidente l’influenza disastrosa che ha avuto l’emergenza Covid–19.

Il turismo pugliese allo sbando, la ripresa è lontana

Eppure, come ha detto Muraglia, dai benefici per rilanciare la ripresa il settore agriturismi è stato tagliato fuori. Negli incontri che ci sono stati fra le forze istituzionali non è stato previsto alcun aiuto finanziario e tutto viene lasciato all’abbandono. Sono gli agricoltori a dover affrontare i risvolti peggiori di questa pandemia, che da soli devono sostenere il peso di tante difficoltà. Oltre alla siccità, alla Xylella, alle mutazioni atmosferiche, ci voleva anche il coronavirus a mettere in ginocchio gli agricoltori. Il presidente De Miccolis ha ribadito che lo sviluppo delle aziende agricole e l’agriturismo oggi non rientrano in nessun piano di rilancio.