Le origini di Oria, le leggende che ruotano intorno alla città pugliese

Bellissima cittadina arroccata su una collina, Oria è famosa per il suo Castello Svevo, dove si celebrarono le nozze per procura fra l’Imperatore Federico II con Isabella di Brienne. Le origini di Oria, le cui stradine rievocano scenari medievali suggestivi, sono assai remote, infatti pare che la città sia stata popolata in epoche molto antiche. I visitatori che giungono da fuori possono certamente notare in lontananza una sorta di nebbia che circonda la città. Proprio sulla foschia la leggenda narra che durante la costruzione della cinta muraria, questa cadesse ogni notte, rendendo vano il lavoro fatto dagli operai il giorno prima.

Le origini di Oria avvolte nella leggenda

Secondo i sacerdoti ed i maghi, la causa di quanto accadeva era dovuta alla presenza di uno spirito maligno che abitava sulla collina. Così, per placare la sua ira, fecero uccidere un bambino e lo seppellirono sotto le mura. Secondo la leggenda sulle origini di Oria, l’ira del demone si placò, infatti da quel giorno la cinta muraria non cadde più. Però, la madre della vittima per giorni interi si mise alla ricerca del suo piccolo,  e quando scoprì cosa era accaduto, maledì la città per sempre dicendo che come fumava il suo cuore, così doveva fumare in eterno Oria.

Vicenda analoga accaduta nel Galles

Una vicenda simile a quella narrata dalla leggenda per le origini di Oria è accaduta nel Galles in tempi più recenti, all’epoca in cui il Re Vortigern voleva costruire una nuova fortezza che, allo stesso modo, di notte crollava. I sacerdoti anche in quell’occasione dissero che bisognava mescolare il sangue di un bambino nato senza padre alla malta. Tuttavia, nel Galles il sacrificio non produsse l’effetto sperato, in quanto il bambino era il mitico mago Merlino. Costui, grazie ai suoi poteri, smascherò i sapientoni. Le due vicende sono dunque molto simili anche se sono accadute in periodi totalmente diversi.