E’ allarme in Puglia, pochissimi i medici che hanno fatto il vaccino antinfluenzale

Il medico del lavoro Danny Sivo lancia l’allarme per la sicurezza in Puglia. Il professionista ha dichiarato che sono una minoranza i medici che hanno fatto il vaccino antinfluenzale. Si tratta di appena il 6%, tanta è la percentuale di coloro che la stagione scorsa si sono vaccinati. Il responsabile regionale del Sirgisl ha detto che molti focolai negli ospedali si sono verificati per il non rispetto delle misure di sicurezza. La vaccinazione viene ritenuta una forma di prevenzione e questo dato dimostra come una scarsa osservanza dei protocolli di sicurezza può portare altri contagi. I dispositivi di protezione oramai non mancano più e bisogna attenersi a tutte le regole per superare la pandemia.

Fare il vaccino è molto importante

Anche se in Puglia i contagi tra gli operatori sanitari è la metà della media nazionale, tuttavia si presume che gli operatori non abbiano usato tutti i dispositivi di protezione secondo le direttive. Sivo ha anche aggiunto che occorre fare prevenzione e lavorare per far capire che solo questa potrà impedire che ci siano ancora focolai. Ecco perché il vaccino antinfluenzale è importante e in autunno sarà obbligatorio per i medici e coloro che operano nel settore sanitario. Dovranno quindi sottoporsi alle vaccinazioni obbligatorie previste e anche quella per l’influenza stagionale.

In autunno in Puglia il vaccino antinfluenzale

Sivo ha ribadito che il vaccino antinfluenzale non è un capriccio, ma è utile per evitare che i sintomi possano essere confusi con altre malattie di stagione oppure può trattarsi di coronavirus. Ecco dunque che in Puglia in autunno partono due iniziative importanti: si tratta della costituzione della scorta strategica e della produzione di mascherine a protezione elevata. Anche la Protezione civile regionale, grazie all’acquisto di macchine e materia prima apposite, presto produrrà Ffp2 e Fpp3.