Crescita record della Puglia in etichetta

Ha registrato una crescita annua record la Puglia in etichetta, con +16,6% vendite in super e iper di prodotti agroalimentari. Un grande successo per il Made in Puglia, risultato delle battaglie per la garanzia dell’origine, della tracciabilità e della sicurezza alimentare a vantaggio dei consumatori. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, che ha analizzato i dati dell’Osservatorio Immagino G1 – Nielsen. Dai dati è emerso che a contribuire ai 141 milioni di euro di vendite nei supermercati e negli ipermercati sono stati taralli, vino rosso, burrata, mozzarelle e ceci esclusivamente Made in Puglia. Coldiretti ha sottolineato che la regione, con l’indicazione obbligatoria dell’origine del prodotto, si è difesa dagli agropirati.

Grande successo di vendite con la Puglia in etichetta

Con la Dop e IG Economy pugliese che vale 439 milioni di euro si è registrata una svolta patriottica nei consumi alimentari dei cittadini. Infatti, la maggior parte ha preferito scegliere la qualità Made in Italy e sono cresciuti gli acquisti familiari delle indicazioni geografiche europee di origine. La Puglia, con ben 22 cibi DOP e IGP, è al 9 posto in Italia per prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica. Dalle recenti stime fatte dall’Osservatorio Ismea-Qualivita, in Puglia il settore del cibo DOP IGP ha un valore di 32 milioni di euro, e il comparto dei prodotti agroalimentari pesa per il 7,3% sul paniere complessivo delle Indicazioni Geografiche del Paese.

Aumento di superfici biologiche in Puglia

Coldiretti Puglia ha sottolineato che un altro segmento in grande espansione nell’ambito lifestyle è quello del “veggie”e i prodotti biologici. A spingere sulla svolta salutistica è stata la pandemia causata dal Covid, che ha aumentato i consumi di prodotti biologici del 4%. Con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, la Puglia è la seconda regione più bio d’Italia. I numeri pugliesi incidono sul totale delle superfici biologiche per il 20%, aumentati nel 2021 i consumi familiari di alimenti biologici. Le aree biologiche in Puglia sono aumentate di un ulteriore 1% e produttori e preparatori sono cresciuti dell’1,1. La Puglia in etichetta funziona e il successo è assicurato.