Feste patronali in Puglia, i Vescovi stabiliscono nuove regole

Arrivano nuove disposizioni dai Vescovi per le Feste patronali in Puglia. In una nota diffusa dalla Conferenza episcopale è stato reso noto che le feste dovranno avere come punto di riferimento gli aspetti spirituali e liturgici. Ogni tipo di contaminazione ed eccesso dovrà essere evitato. Nel documento vengono stabilite le regole da seguire e a cui tutti devono attenersi. Per le feste sono indicate anche le musiche e le norme che devono essere adottate per mantenere l’ordine pubblico.

Feste patronali in Puglia nella semplicità e senza luminarie

Nel documento ci sono anche altri riferimenti e regole che dovranno essere seguite durante le Feste patronali in Puglia. I vescovi hanno disposto che non ci saranno aste di alcun tipo per individuare i portatori dei simulacri sacri e durante le processioni non dovranno essere chieste neanche offerte. In tutti i casi in cui sia difficoltoso mettere in atto le indicazioni suggerite dal documento dei vescovi l’Ordinario ha l’obbligo di controllare se le procedute vengono eseguite con correttezza. Il vescovo di Castellaneta, Claudio Maniago, ha detto che è stato avvertito il bisogno di dare una riflessione su questo importante aspetto della vita delle Comunità.

Il documento annuncia il rinnovamento della Chiesa

Il documento è indirizzato verso il rinnovamento della Chiesa, chiamata ad osservare quanto accade oggi e che deve essere in grado di trasmettere alle nuove generazioni il dono del Vangelo. Secondo il vescovo Maniago il rinnovamento deve anche tenere conto delle feste religiose. Il documento dice anche che nelle Feste patronali in Puglia dovrà essere prestata più attenzione a dare maggiore importanza nell’annunciare la Parola di Dio. Dovrà essere fatta la distinzione e dovranno essere evitati fuochi pirotecnici, luminarie e bande musicali. Si dovrà tornare alla semplicità del Vangelo e allontanare il superfluo. I vescovi hanno designato come data per adottare la nuova edizione italiana del Messale romano nelle Diocesi di Puglia il 29 novembre.