In Puglia disagi degli studenti tra pandemia e dad

L’avvento della pandemia, la dad, il lockdown hanno portato molti cambiamenti e non bisogna sottovalutare i disagi degli studenti che hanno accumulato negli ultimi periodi. Ad oggi, dopo quanto è successo, le famiglie non hanno vergogna a chiedere aiuto e a mettersi in gioco per aiutare i figli. Secondo i dati, sono in aumento i casi di Dsa fra bambini e ragazzi e in Puglia sono 10.918, l’1,43% del totale alla primaria, il 3,1% alle medie inferiori e il 2,29% alle superiori. Maria Chiara Caiulo, referente per la Puglia della Federazione nazionale logopedisti, ha detto che bisogna prendere i dati con le pinze, ma ad ogni modo c’è molta più attenzione verso questo problema.

Aumentati i disagi degli studenti

La Dsa è fra i disagi degli studenti più comuni ed è quello che è aumentato con la pandemia e la da. Tuttavia, per venire incontro a questi alunni affetti da Dsa, non sono sufficienti i professionisti, perciò la Federazione pressa la Regione per allargare le maglie di accesso al percorso universitario. Caiulo ha detto che in tutta la Puglia ogni anno c’è posto per 40 matricole, e il fatto che le liste d’attesa sono anche nel privato vuol dire che c’è carenza di logopedisti. Caiulo ha ribadito che dovrebbero essere 60 le iscrizioni che dovrebbe accettare il corso universitario, a numero chiuso.

I logopedisti carenti anche negli ospedali

Caiulo ha anche detto che i logopedisti sono pochi anche negli ospedali. I disagi degli studenti sono molto frequenti anche in quelli più grandi di età, e Anna Perrone, coordinatrice regionale dell’Aid, l’Associazione italiana dislessia che tiene insieme le famiglie e gli operatori sanitari, ha detto che sono numerosi i 18enni con problemi. Molti di loro sono a carico della neuropsichiatria infantile, altri a carico dei centri di salute mentale, nella maggior parte dei casi senza logopedisti. Purtroppo, per avere diritto alle misure dispensative e agli strumenti compensativi applicate per l’accesso agli studi universitari o ai concorsi pubblici, la sola certificazione valida è quella che viene rilasciata dal sistema sanitario nazionale.