Con la Manovra 2020 cambiano le detrazioni spese sanitarie

Le detrazioni spese sanitarie sono indubbiamente la voce maggiormente richiesta nel fisco italiano. Finora la detrazione dall’Irpef del 19% è stata prevista nel Modello 730 o Redditi Persone fisiche ed è stata relativa alla parte al di fuori di 129,11 euro. Con la manovra 2020 cambiano però le regole, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti. In pratica, il governo ha riservato delle detrazioni a chi usa i pagamenti elettronici allo scopo di ridurre l’uso del contante. Lo scopo è quello di far emergere il sommerso e quindi combattere l’evasione fiscale.

Nelle strutture private è obbligatorio il pagamento elettronico

Dal 2021 sarà obbligatorio effettuare pagamenti elettronici nelle strutture private per accedere alle detrazioni spese sanitarie. Questo metodo permetterà alle spese e alle detrazioni di finire in modo automatico nella dichiarazione dei redditi dell’Agenzia delle Entrate. I pagamenti tracciabili sono l’unica soluzione per portare alla luce tutte quelle attività che nascondono i loro introiti al fisco. Il cliente che vuole la detrazione deve quindi pagare con bancomat o carta di credito e la struttura di conseguenza è tenuta ad accettare la richiesta.

Redditi elevati non hanno diritto alle detrazioni spese sanitarie

Chi vuole usufruire delle detrazioni spese sanitarie ed effettua le visite presso strutture private deve quindi pagare con carta o bancomat. Chi invece effettua le visite mediche nelle strutture pubbliche può anche pagare in contanti, mentre chi ha redditi superiori a 240 mila euro all’anno vedrà cancellato qualsiasi diritto alla detrazione spese sanitarie. Invece, avrà una riduzione sulle detrazioni chi guadagna oltre 120 mila euro all’anno. Per quanto riguarda le gravi patologie la manovra ha mantenuto la detraibilità delle spese sanitarie. Un bel cambio di rotta, quindi, che alcuni hanno accolto bene e altri no.