Puglia, il maxiconcorso per infermieri indetto dall’Asl Bari si è concluso

Dal maxiconcorso per infermieri che si è tenuto in Puglia e che si è concluso il 14 ottobre sono risultati oltre 4.200 gli idonei a ricoprire i 566 posti a tempo indeterminato. A settembre sono iniziate le selezioni, le prime con l’obbligo del Green Pass, e alla prova hanno preso parte candidati provenienti da tutta Italia, ma i pugliesi erano il 70%. A superare la prova sono stati il 92% dei candidati ammessi all’orale e dopo aver superato anche la prova scritta sono risultati idonei e verranno inseriti nella graduatoria finale. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha accolto la notizia con grande piacere.

Opportunità unica il maxiconcorso per infermieri

Emiliano ha sottolineato che avere così tanti idonei dal maxiconcorso per infermieri indetto dall’Asl Bari per la Puglia e i pugliesi è davvero una buona notizia. Infatti, grazie al concorso, che si è concluso in tempi brevi, la sanità pubblica viene potenziata con nuove risorse, ben decise a lavorare nelle strutture del territorio al servizio dei cittadini, migliorando la qualità dell’assistenza sanitaria. Il presidente ha anche augurato il meglio alle donne e agli uomini che sono pronte a lavorare nella Sanità. Prendersi cura delle persone e garantire loro i migliori servizi servirà ad assicurare una sanità più vicina alle esigenze dei pazienti.

I candidati provenivano da 18 regioni

La provenienza dei partecipanti è stata molto variegata. Oltre al 70% dei pugliesi, i candidati che hanno preso parte al maxiconcorso per infermieri provenivano da 18 regioni italiane. Numerosi sono stati i candidati provenienti dalla Campania, dalla Basilicata, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna. C’erano anche 22 candidati provenienti dall’estero. L’83% dei partecipanti aveva un’età compresa fra i 18 e i 35 ma la maggior parte rientravano nella fascia d’età 26-30. Poco più dell’1% aveva oltre 50 anni. Il direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce, ha detto che queste risorse umane e professionali potenzieranno l’assistenza sanitaria sul territorio.