Puglia, Caso PSR, è probabile che la regione debba restituire all’UE 170 milioni di euro

Sta sollevando polemiche il Caso PSR in Puglia, è probabile che la regione debba rendere all’Unione Europea centinaia di milioni di euro di fondi europei. Il senatore Dario Stefano ha detto che la regione, flagellata dalla Xylella, aveva l’obbligo di comunicare in modo tempestivo con l’UE, e quanto sta succedendo mostra il lavoro svolto negli ultimi cinque anni dall’assessorato all’agricoltura. E’ quanto ha risposto il senatore alle accuse avanzate dal presidente della Regione Puglia Emiliano che durante una riunione della Copagri (Confederazione produttori agricoli) che si è tenuta a inizio agosto ha inveito contro Vendola e la sua amministrazione per aver combinato un pasticcio con i Programmi di Sviluppo Rurale, ovvero i Psr.

Dario Stefano ha risposto alle accuse di Emiliano

Tramite questi programmi le Regioni possono accedere al fondo strutturale dell’UE istituito per incentivare le aree rurali e le attività agricole. Con le accuse di Emiliano scoppia il Caso PSR, e non si fa attendere la replica del senatore Dario Stefano. Il senatore ha detto di comprendere il momento di difficoltà, ma ha ritenuto una vigliaccheria dare ad altri la colpa delle proprie responsabilità. Stefano ha sottolineato che è stato il Presidente Michele Emiliano ad approvare il Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 è stato approvato e non la precedente amministrazione.

Caso PSR in Puglia, le certificazioni frutto di dichiarazioni personali

Stefano ha anche sottolineato che non ci sono mai stati tanti ricorsi per bandi su risorse comunitarie come quelli che sono stati avanzati negli ultimi cinque anni. Stefano ha ribadito che loro lo avevano detto e ripetuto, che le graduatorie non sono comprovate da certificazioni e che si basano su dichiarazioni personali dei partecipanti. Il rischio di dover restituire all’Ue una somma ingente è dunque evidente, e per la Puglia è un vero disastro.