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Sanità in Puglia, Tarantino punta ad abbattere le liste d’attesa

Rita Tarantino, presidente del Comitato misto consultivo dell’Asl Lecce, lancia la sfida a Michele Emiliano e Pier Luigi Lopalco sulla sanità in Puglia

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Sanità in Puglia

Un guanto di sfida è stato lanciato da Rita Tarantino, presidente del Comitato misto consultivo dell’Asl Lecce, a Michele Emiliano e Pier Luigi Lopalco sulla sanità in Puglia.  Con “Io sono”, il progetto condiviso dalla direzione generale Asl Lecce e dal Comitato consultivo misto, noto meglio come “Metodo Lecce”, la battagliera Rita Tarantino sfida la Regione Puglia ad abbattere le inutili liste d’attesa e propone la stessa procedura adottata per la Senologia. Il metodo ha funzionato e da due anni ha portato l’attesa a soli due giorni. La Tarantino ha ribadito che un motivo ci sarà se il metodo è stato riconosciuto in tutta Italia e lo dimostrerò all’assessore Lopalco e al presidente Emiliano.

Sanità in Puglia, abbattere le false liste d’attesa

Per mettere in pratica il “Metodo Lecce” la Tarantino ha studiato le linee guida, percorso tutto lo Stivale per capire i meccanismi burocratici e sanitari e ha vinto la partita, impiegando anche meno tempo di quanto le era stato dato dal presidente Michele Emiliano per la Senologia. Infatti, era riuscita a compiere il miracolo in quattro mesi invece che in sei. La Tarantino adesso ha lanciato la stessa sfida per tutte le liste d’attesa, una cosa che fa della sanità in Puglia una delle regioni peggiori. La Tarantino ha dunque scritto una lettera al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’assessore Pier Luigi Lopalco.

La Tarantino ha scritto ad Emiliano e a Lopalco

Nella lettera la Tarantino ha parlato di quanto è accaduto alla “Festa dell’abbraccio”, evento organizzato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce per ringraziare coloro che hanno lottato in prima linea contro il Covid-19. Per Rita sono state premiate persone che non c’entrano nulla col Covid, mentre loro sono stati praticamente ignorati, ma per tutta l’emergenza sanitaria sono stati a disposizione dei cittadini dalle sei di mattina perché il 118. La Tarantino ha replicato dicendo che non volevano targhe, ma solo un grazie detto di fronte agli altri.

Sicula Doc anche se nata a Berlino, blogger affermata, estremamente curiosa, appassionata sin da ragazzina di scrittura e tecnologia, praticamente il suo pane quotidiano. Equilibrio sopra ogni cosa, senza pregiudizi e non teme i giudizi altrui, in grado di portare a termine importanti affari.

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Pesci alieni nel mare pugliese a causa delle elevate temperature

Il rialzo delle temperature ha portato pesci alieni nel mare pugliese

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pesci alieni

L’aumento delle temperature ha portato pesci alieni nel mare pugliese, dal pesce coniglio al pesce pappagallo. Il fenomeno si è manifestato con potenza e in molte zone d’Italia, e non fa eccezione il anche mare della Puglia. Già alla fine di luglio di questo anno l’acqua nel golfo di Taranto aveva raggiunto i 30 gradi. Dal 2003 non si registravano temperature così elevate in questa zona, ma ad oggi, insieme al Mar Ligure, è fra le aree più colpite in Italia da questo fenomeno. La  prima ricercatrice del Cnr Irsa, la dottoressa Ester Cecere, ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha chiaramente lanciato l’allarme per il fenomeno.

Presenza di pesci alieni nel mare pugliese

La dottoressa Ester Cerere ha detto che il fenomeno del rialzo delle temperature dei mari rientra nel riscaldamento globale e a risentirne più degli è proprio il Mediterraneo, perché è chiuso relativamente e presenta un ricambio idrico abbastanza ridotto. Le temperature elevate non sono tollerate dalle specie autoctone presenti nei mari della nostra penisola, mentre altre specie si adattano bene a queste condizioni. Ecco perché ci sono pesci alieni nel mare pugliese, e quelli già arrivati sono i pesci coniglio, balestra e pappagallo. A risentirne di questa condizione sono i mitili, e in particolare le cozze, organismi filtratori in cui la filtrazione si riduce fino a far morire l’organismo.

Si assiste anche al boom delle meduse

La produzione di cozze del 2021 è andata perduta e nel tentativo di salvare le cozze una parte è stata portata dal Mar Piccolo al Mar Grande, dove l’acqua ha una temperatura più bassa. Il presidente Mitilicoltura Confcommercio Taranto, Luciano Carriero, a questo proposito ha detto che il prodotto adulto quest’anno è stato venduto prima di luglio e quindi il rischio è stato minimo. Un altro fenomeno che è in aumento è il boom di meduse che in Italia negli ultimi anni è ricorrente. Il professor Cataldo Pierri si è espresso sul golfo di Taranto dicendo che nel golfo c’è una massiccia presenza del Rhizostoma pulmo, una medusa di dimensioni grandi, non aggressiva e che si nutre di piccoli organismi contenuti nel plancton.

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