Scuole pugliesi, mancano cinquanta giorni alla riapertura

Fra cinquanta giorni riaprono le scuole pugliesi e servono 19mila unità di personale, ma non ci sono le coperture. Il governo nel “Decreto rilancio” il governo ha stanziato 1,4 miliardi di euro, soldi che bastano appena a far fronte all’emergenza, ma non bastano per adeguare le classi e aumentare i docenti. Più si avvicina la data della ripresa delle lezioni e maggiori sono le perplessità. Occorrono prima di tutto gli spazi per dimezzare le classi e tutti, dai dirigenti agli operatori si stanno adoperando per trovare soluzioni come ad esempio convertire in aule palestre e laboratori.

Tanti i problemi a posa distanza dalla riapertura

L’Associazione nazionale presidi ha però fatto notare che così facendo gli alunni non avranno una didattica completa e quindi anche qui sorgono altri problemi. Per affrontare tutte le varie problematiche Stefano Minerva, presidente dell’Upi Puglia, ha chiesto a Lucia Azzolina, ministro dell’istruzione, la somma di dieci milioni di risorse da aggiungere ai 40 che in origine il governo aveva stanziato. La questione del personale è un altro dei nodi più ingarbugliati. Infatti, occorre raddoppiarlo per rispettare le misure anti-contagio e secondo i sindacati occorrono circa 19mila unità di personale. Un numero impossibile da assegnare, ma è chiaro che senza il personale non è semplice rispettare le misure di contenimento.

Le Scuole pugliesi sono nel caos più totale

Verga ha anche aggiunto che a tutti questi problemi si aggiunge quello dei posti vacanti di dirigente scolastico. Le scuole pugliesi, dunque, a meno di due mesi dalla riapertura, sono dunque nel caos assoluto, e venire fuori da questo macello è veramente complicato. Nel frattempo il ministro Azzolina ha detto che ci sono ancora problemi di spazi ma minori rispetto alla situazione del mese scorso, e ha anche detto che saranno aggiunte delle risorse per affittare altri locali per le scuole che ne hanno bisogno. All’organico ci penserà il ministero dell’istruzione.