Taranto, tutti insieme per Max, da cane randagio diventa cane di quartiere

A Taranto i cittadini hanno lottato tutti insieme per Max, un cane randagio che in poco tempo è diventato un cane di quartiere. Questo bellissimo meticcio, conosciuto da tutti nel rione Borgo di Taranto, dopo una segnalazione arrivata all’Asl locale era finito in canile. Abituato da otto anni a vivere per strada, il cane era stato catturato dai dipendenti della Asl mentre si trovava in piazza della Vittoria ed era stato portato nel canile cittadino. Immediatamente la notizia si è sparsa per tutto il quartiere ed è anche scattata una campagna virale sui social con tanti appelli per liberare il cane.

Tantissime persone hanno chiesto la liberazione del cane

Al grido di tutti insieme per Max la campagna è andata avanti, e nel frattempo è partita anche la ricerca per rintracciare i testimoni oculari dell’aggressione. Tutto questo ha fatto piovere tantissime richieste di adozione per il cane, tanto che i centralini del canile sono andati in tilt. Tanta gente si era mobilitata e molti avevano anche pubblicato le foto di Max mentre giocava e saltava con i bambini. Coloro che lo conoscevano hanno dato la testimonianza che il cane non avrebbe mai fatto del male a nessuno. E poi era abituato a stare in libertà, il canile lo avrebbe sicuramente ucciso.

Tutti insieme per Max, il cane porta il collare della città

La petizione che era stata lanciata per la liberazione del cane nel giro di poche ore ha raggiunto quasi 10mila firme. Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha quindi deciso di ascoltare i cittadini, così ha firmato l’autorizzazione per liberare Max. Anzi, è andato lui di persona al canile per liberare l’animale. Max oggi è diventato un cane di quartiere, porta il collare della città e ha anche dei custodi che si prendono cura di lui. La liberazione del cane ha accomunato tante persone e in questo periodo buio è stato come ritrovare quella umanità che a volte sembra essere svanita.