La Bella di Cerignola, l’oliva da tavola più grande al mondo della Puglia

Coltivata in provincia di Foggia, la Bella di Cerignola è l’oliva da tavola pugliese più grande al mondo. Nota anche con il nome Bella della Daunia, questa varietà di oliva ha origini molto antiche. Secondo alcuni, La Bella di Cerignola deriva dalle olive Orchite dell’antica Roma, ma per altri proviene dalla Spagna e pare sia giunta nel territorio di Cerignola intorno al 1400.

Altri ancora però affermano che il nome derivi dal tipo di trasformazione che viene effettuato a Cerignola, che prevede il trattamento del frutto con la soda per diminuirne il sapore amarognolo e poi il lavaggio con acqua corrente fino alla conservazione sotto sale all’interno di fusti o vasi di vetro o terracotta. La pianta non si trova negli altri territori e quindi la varietà è ritenuta autoctona dell’area di Cerignola. L’alto valore alimentare è dato dal clima e dal luogo in cui viene coltivata, che non si riscontra in altre zone. Proprio nel 2000 quest’oliva ha ottenuto la registrazione a livello europeo come “La Bella della Daunia DOP”.

La Bella di Cerignola non produce olio

La Bella di Cerignola non passa inosservata e quando si porta a tavola si vede che è diversa dalle altre. La coltivazione di questa meravigliosa pianta è un vanto e un orgoglio per la città e grazie alle politiche di esportazione adesso raggiunge ogni parte del mondo. Anche negli Stati Uniti d’America si è diffusa ormai da tempo e ad oggi è una delle olive da tavola più apprezzate.

Pare che questa varietà di oliva giungesse in America già nell’800 e veniva inviata in piccoli recipienti di legno detti “Cugnett” e in barili di legno detti “Vascidd”. Da questa varietà d’oliva non viene prodotto olio ma proprio per le sue grandi dimensioni è ottima da mangiare. La forma allungata, simile a quella di una susina e il peso che può anche raggiungere 30 grammi ad oliva la rende una delle migliori per imbandire la tavola.