La mostra Io non sclero è stata inaugurata al Policlinico della città metropolitana e racconta la sclerosi multipla e come si vive con questa brutta malattia. Si tratta di un evento molto speciale che narra proprio la vera faccia della sclerosi multipla, attraverso una serie di opere che rimarranno esposte fino al 31 maggio.
Lo speciale evento Io non sclero è curato dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari e vede esposte 12 tavole artistiche ispirate proprio alle storie vere dei pazienti che hanno inviato sul sito www.iononsclero.it. Una cosa del tutto nuova, che vuole parlare a color che soffrono di questa malattia in modo semplice, come il coraggio di chi ogni giorno affronta una sfida per migliorare la propria condizione. La malattia colpisce ben 114mila persone in tutta Italia, dei quali 7.400 sono solo in Puglia. Questa straordinaria iniziativa rientra nell’ambito del progetto nazionale che si propone di sensibilizzare gli altri su questo tema così importante.
Io non sclero progetto importante
Il progetto Io non sclero è stato progettato e portato avanti da Biogen che ha realizzato tutto con la collaborazione dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere Onda. Hanno partecipato alla realizzazione del progetto anche l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, con il patrocinio della Società Italiana di Neurologia SIN. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino alla fine del mese, proprio nelle stanze degli ambulatori di Neurologia del Policlinico di Bari.
Da qualche tempo il piano terapeutico per il trattamento della Sclerosi Multipla è notevolmente migliorato: infatti, attualmente sono presenti 12 terapie innovative che possono dare un grande aiuto a chi soffre di questa malattia per migliorare le loro condizioni. Poter condividere le esperienze, tra pazienti, familiari ed operatori sanitari, rappresenta qualcosa di veramente importante per queste persone e riesce ad evidenziare i bisogni reali bisogni delle persone che convivono con la Sclerosi Multipla e li aiutano a mettere in atto delle strategie valide per sopportare meglio la malattia.