Il mistero del fantasma nel Castello di Trani

TRANI –  Situato a ridosso del mare che bagna le coste della città, il Castello di Trani è stato edificato per volere di Federico II di Svevia. Il castello sorge su un bianco roccioso situato in una zona di basso fondale, posizione che lo faceva più protetto dalle invasioni dei nemici. Dall’epoca angioina a quella di Carlo V numerose sono state le dominazioni, ma a partire dal 1998 il castello è aperto al pubblico e visitabile dai turisti che vengono in vacanza a Trani.

Fantasma di Armida nel Castello di Trani

La leggenda sul fantasma di Armida che si aggirerebbe nei sotterranei del castello di Trani continua ancora oggi ad esercitare fascino e suggestione. La leggenda narra infatti che la sventurata donna fosse stata rinchiusa nelle segrete dell’edificio per volere del marito, dopo che costui aveva scopeto la relazione della moglie con un cavaliere. Geloso e furioso, il marito pugnalò l’amante della dama e poi la rinchiuse in una cella dei sotterranei del castello, in cui la giovane disperata trovò la morte. Stando alla leggenda da quel momento nel castello si aggirerebbe il fantasma della donna dagli occhi azzurri penetranti e dai capelli lunghi e nerissimi. Secondo le segnalazioni Armida indossa un vestito grigio scuro ed evita il contatto con l’uomo che ha amato.

Armida o Sifridina nel Castello di Trani?

Riguardo all’esistenza della dama il cui fantasma pare si aggiri nel Castello di Trani però non vi è traccia e il nome Armida viene riscontrato nel poema epico “La Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso, opera scritta mentre il castello era sotto il dominio spagnolo di Carlo V. Probabilmente il poeta ha inventato questa identità tanto che alcuni credono che lo spettro sia di Sifridine e no di Armida. Infatti, la storia narra le vicende di un’altra donna morta nel castello, la contessa di Caserta Sifridina, tenuta prigioniera nelle segrete del castello dal 1268 al 1279 per aver cospirato contro gli Angioini. La dama morì dopo 11 anni di prigionia.