Carnevale di Massafra e le sue origini

MASSAFRA – Riconosciuto come uno dei più storici d’Italia, il Carnevale di Massafra inizia per tradizione il 17 gennaio, giorno in cui ricorre la festa di Sant’Antonio abate e in cui in passato veniva allietato da eventi come l’accensione del falò nelle strade, il tiro al caciocavallo e balli frenetici.

Le feste dal 17 gennaio proseguivano fino al giovedì della cattiva (cioè della vedova), che coincideva con il primo giovedì di Quaresima. Questa tradizione andò avanti fino alla seconda metà del XX secolo, esattamente nel 1951, quando ebbe inizio l’odierno carnevale.

Il Carnevaletto del Carnevale di Massafra

Alcuni documenti settecenteschi della Confraternita massafrese del Sacramento attestano all’epoca la celebrazione del Carnevaletto, ovvero un rito riparatorio di tre giorni per chiedere perdono a Gesù per le offese fatte durante il carnevale.

I documenti dimostrano anche che si tenevano processioni notturne a scopo di penitenza, che si svolgevano nella gravina della Madonna della Scala.

Carnevale di Massafra
Foto: Emotions di Fabio Galeone

Inoltre, il primo giovedì di Quaresima era riservato ai vedovi e alla vedova ed era il giorno in cui le macellerie erano chiuse. Si narra che una vedova andasse per comprare la carne ma tutto era esaurito: il racconto è un chiaro riferimento alle ristrettezze dell’epoca che attraversava una povera donna rimasta vedova.

Nascita dell’odierno Carnevale di Massafra

Nel 1951 alcuni giovani massafresi organizzarono uno scherzo e affissero dei manifesti che annunciavano una corrida per l’ultima domenica di carnevale in quella che ai tempi era la piazza principale della città. Era la vigilia della Quaresima e quel giorno i cittadini, inconsapevoli dello scherzo, avevano paura che potesse accadere qualcosa di brutto.

Invece, con grande sorpresa, assistettero ad un bizzarro corteo in cui un toro di cartapesta veniva sorretto da due ragazzi, quadrillas, un matador, un veterinario in camice bianco e picadores a cavallo di manici di scopa. La burla riuscì perfettamente e diede l’impulso per la creazione di un carnevale sempre più bello e a cui prendevano parte sempre più persone.

L’anno seguente, il 24 e 26 febbraio venne organizzato un concorso a premi di gruppi mascherati e a vincere furono i quaranta elementi della filodrammatica “Goldoni” con L’Imperatore di Capri.

Successivamente, nel 1953, fu lo stesso comune ad organizzare il Carnevale di Massafra: fu quella la prima edizione in cui sfilarono i carri allegorici. Ad oggi i festeggiamenti si svolgono con la tradizionale sfilata dei carri allegorici, al termine della quale si celebra il corteo funebre del Re Carnevale. Questo corteo affonda le origini in una tradizione risalente ai primi del 900, che proclamava la fine dei festeggiamenti e invitava i contadini a tornare al lavoro.

Carnevale di Massafra alla 66^ edizione

In questo 2019 si terrà la 66^ edizione del Carnevale di Massafra. Per la preparazione della festa il processo di allestimento dei carri dura circa 4-5 mesi. Per prima cosa vengono create le forme in argilla con i minimi dettagli, poi si ricopre di olio e ancora dopo si cola il gesso. Una volta freddo viene fatta aderire la cartapesta. Il pupo viene poi rivestito con cartacemento ed è pronto per essere dipinto e lucidato.

Carnevale di Massafra
Foto: Emotions di Fabio Galeone

In questa edizione il concorso a premi si articolerà in quattro categorie: carri allegorici, gruppi mascherati, maschere e costumi, vetrine e balconi decorati con motivi carnascialeschi. Una commissione giudicherà i bozzetti delle opere presentate e assegnerà loro i punti a cui corrisponderà il relativo contributo in denaro per la realizzazione. I contributi variano in base alla categoria e per i carri raggiungono i 63mila euro in totale.