Trapianto renale, nuovi strumenti per la diagnostica

Gli esperti hanno presentato il criotomo altamente tecnologico acquistato con i fondi del dipartimento di medicina e chirurgia dell’università di Parma e grazie anche alla donazione dell’associazione Emma ed Ernesto Ruffo per la genetica medica. L’obiettivo di questo accessorio è quello di migliorare la diagnostica per il trapianto renale. Infatti lo strumento si concentra sui reni e sui glomerulonefriti. Si tratta di uno strumento altamente tecnologico ideale per la diagnostica e per la ricerca. Lo scorso 4 febbraio è stato presentato in conferenza stampa con l’intervento del rettore Paolo Andrei, il responsabile del laboratorio di immunopatologia renale dell’università di Parma e il direttore dell’azienda ospedaliero universitaria.

La strumentazione per trapianto renale e glomerulonefriti

La valutazione è stato un momento molto importante per capire come si è impiegato il criotomo nel laboratorio di immunopatologia renale dell’università di Parma “Luigi Migone”. L’obiettivo è quello di cercare di migliorare le pratiche per il trapianto renale. Lo strumento, infatti è multitecnologico. Serve a gestire le biopsie renali per tenere sotto controllo malattie rare e curare i pazienti sottoposti a trapianto. Con questo strumento si ha la possibilità di preparare ed allestire i campioni di tessuto congelato per verificare lo stato delle patologie.

Un macchinario completamente innovativo

L’arrivo della nuova criotomo è un’ottima notizia per il trapianto renale. Infatti Leica CM 18 60 va a sostituire un criotomo che è presente già nel laboratorio da almeno 30 anni. E’ una svolta tecnologica molto importante che permetterà di lavorare più velocemente soprattutto, di ottenere i risultati migliori. Lo strumento utilizzato attualmente da 2 borsisti di ricerca del dipartimento e anche dei dottorandi di ricerca dell’università insieme al personale medico dell’Unità operativa di neurologia dell’Azienda, Ospedaliera Universitaria.